Juventus, ultrà in protesta per gli arresti: i tifosi non seguono la squadra a Madrid
Lo scandalo che nelle scorse ore ha messo sottosopra il mondo ultrà vicino alla Juventus, e che ha generato l'arresto di dodici tifosi accusati di ricattare il club bianconero per poter gestire il bagarinaggio dei biglietti dell'Allianz Stadium, ha inevitabilmente finito per condizionare la trasferta spagnola dell'intera Curva Sud juventina.
Secondo quanto riportato da ‘Il Fatto Quotidiano', i tifosi hanno infatti deciso di non seguire la squadra di Maurizio Sarri a Madrid per protesta contro gli arresti dei capi ultras e contro l'operazione messa in atto dalla Polizia e denominata Last Banner. In occasione della prima partita del girone di Champions League, il settore destinato alla tifoseria ospite dello stadio Wanda Metropolitano di Madrid resterà dunque desolatamente vuoto.
Ultrà Juve anche contro CR7
L'operazione che avrebbe smascherato i meccanismi utilizzati dai tifosi per ottenere privilegi dalla vendita dei biglietti, sarebbe stata supportata da un intenso lavoro di intercettazioni telefoniche, nelle quali gli inquirenti avrebbero anche ‘ascoltato' il nome di Cristiano Ronaldo: anche lui finito nel mirino della tifoseria organizzata bianconera per aver calciato un pallone in tribuna e non in curva dopo una partita della Juventus. Nel dialogo tra due capi, sarebbe infatti saltata fuori una frase particolarmente significativa: "Ma quello sa come funzionano le cose? Qui c'è solo la curva".
Come evidenziato anche da ‘Sport Mediaset', si sarebbe trattato solo di una battuta perché al calciatore portoghese (ignaro di ciò che stava accadendo tra i tifosi) non sarebbe arrivato nessun tipo di ‘avvertimento' in seguito al quel dialogo registrato dalla Polizia. Diverso è invece il rapporto tra gli ultrà e la società di Andrea Agnelli, che secondo il dossier compilato dalla procura sarebbe stata minacciata dagli stessi supporter juventini.