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Juventus tra Joya e lacrime per Chiellini, Lazio in Europa League: 2-2 indolore

Lacrime, gol e standing ovation a Torino. La Juventus pareggia per 2-2 con la Lazio, beffata da Milinkovic-Savic nel finale. Capitolini in Europa League. Ma l’attenzione è tutta per la serata degli addii di Chiellini e Dybala ai bianconeri.
A cura di Maurizio De Santis
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Nella serata degli addii la Lazio entra in punta di piedi nell'Allianz Stadium e quasi si adegua al clima per non disturbare troppo. Ne esce con un pareggio in extremis (2-2) e, complice anche il ko della Fiorentina a Marassi, ha la certezza di essere in Europa League. Le sarebbe bastato anche un punto all'ultima giornata per essere sicura di figurare nel lotto delle qualificate, ha chiuso il conto a Torino.

La Juventus giganteggia nei primi venti minuti carichi di simbolismo per il saluto a Giorgio Chiellini e la fascia di capitano messa sul braccio di Paulo Dybala. Vlahovic segna e dedica alla Joya l'esultanza: l'argentino andrà via a fine campionato, il serbo lo omaggia mimando la maschera, quel gesto che abitualmente accompagna le reti siglate dal sudamericano. L'avvio dei bianconeri è bruciante tant'è che al 17°, momento della standing ovation che scatta in onore del capitano, la squadra di Allegri è già avanti per 1-0 e venti minuti più tardi ci penserà Morata a mettere la sfida in discesa (almeno nei primi 45 minuti).

Il saluto di Chiellini ai tifosi dopo aver lasciato il campo al 17° del primo tempo.
Il saluto di Chiellini ai tifosi dopo aver lasciato il campo al 17° del primo tempo.

Che fine hanno fatto i biancocelesti? Senza Ciro Immobile e con Cabral spaesato là davanti i biancocelesti fanno solo il solletico alla Juve. Qualcosa cambierà quando al posto della punta di Capo Verde entrerà l'ex Chelsea, Pedro. Nella ripresa gli ospiti salgono di giri e approfittano di un avversario che lascia loro l'iniziativa, metri di campo, si limita a contenere e a tentare la ripartenza in contropiede. La rete di Patric desta la ‘vecchia signora' da quella situazione di torpore nel quale era piombata dopo l'ebbrezza e le lacrime di un match sembrato una sorta di ultimo giorno di scuola. Poi ci pensa Milinkovic-Savic nel finale a metterla dentro sul triplice fischio, legittimando una seconda parte di gara giocata meglio.

Vlahoci segna e dedica la rete a Paulo Dybala, all'ultima stagione con la maglia della Juventus.
Vlahoci segna e dedica la rete a Paulo Dybala, all'ultima stagione con la maglia della Juventus.

Il risultato del campo serve a nulla alla Juventus: la vittoria del Napoli contro il Genoa ha tolto anche la (magra) consolazione di chiudere il campionato un gradino più sopra rispetto al quarto posto. La Champions è in cassaforte da qualche giornata, tutto il resto è statistica da almanacchi. La girandola dei cambi di Allegri indirizza la prestazione e l'atteggiamento: spazio al giovane Ake per Locatelli, Kean rileva Vlahovic, Pellegrini prende il posto di Morata. E più tardi saluta anche Dybala, che sorride al "baby" Palumbo poi si scioglie in un pianto commosso. Il tecnico ricompatta la squadra e prova a far muro alla velleità della Lazio che tiene il pallino del gioco in mano e regala un senso a una serata che un senso non ce l'ha. Finisce 2-2 al 95°.

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