video suggerito
video suggerito

Juventus-Napoli, cosa succede: rinvio o 3-0 a tavolino? Il regolamento e il ruolo dell’Asl

L’intervento della Asl, scongiura l’eventualità di una sconfitta a tavolino. Nel Protocollo approvato lo scorso ottobre sull’impatto Covid e il rinvio gare, il Napoli non può subire tale sanzione per l’intervento di una autorità superiore ed esterna. Dunque, la partita Juventus-Napoli verrà rimandata com’è successo a Genoa-Torino senza conseguenze.
A cura di Alessio Pediglieri
1.123 CONDIVISIONI
Immagine

Juventus-Napoli oramai è destinata al rinvio a data da stabilirsi: è intervenuta l'Asl, l'Azienda sanitaria locale a decretare l'impossibilità di far partire i partenopei alla volta di Torino dopo che si è riscontrato un nuovo caso di positività in giornata (Elmas) che ha costretto la squadra ad un ulteriore periodo di isolamento. Precedentemente era toccato a Zielinski e a un membro dello staff. Con la negazione dell'autorizzazione sanitaria, il Napoli non può dirigersi allo JStadium per giocare e quindi la partita non può essere disputata.

Con il Napoli che non si presenterà in campo, la Juventus avrà diritto alla vittoria per 3-0 a tavolino? No, perché non è una volontà della società partenopea ma è l'intervento di un ente superiore esterno, in questo caso l'Asl che non ha concesso la possibilità di spostamento. Il Napoli non potrà presentarsi sul terreno di gioco non per responsabilità propria anche se  – come sta facendo e ha fatto – per regolamento deve presentare tutti i documenti relativi ai casi di positività. Ma c'è anche un aspetto non secondario in cui il regolamento federale sembra cozzare con le disposizioni in caso di contagio: la nota dell’Asl Napoli 1 in cui si dispone l’isolamento fiduciario per il Napoli richiama la circolare 21463 del 18 giugno 2020, che a sua volta per le squadre professionistiche specificava la procedura da seguire per scendere in campo anche il giorno dopo un caso di positività.

In tutti gli altri casi, il Napoli avrebbe perso a tavolino. Infatti, se la decisione di non partire per Torino fosse stata una iniziativa del club – anche supportato dall'evidente rischio di aumentare i contagi o predisporre una eventuale partita-focolaio nel match contro la Juventus – a quel punto per regolamento federale approvato lo scorso ottobre sulle normative con un protocollo sull'impatto Covid e il rinvio gare, avrebbe subito una sconfitta d'ufficio.

Il rinvio di Juventus-Napoli è per motivi diversi di quello per Genoa-Torino. In quest'ultimo caso, infatti – secondo sempre il protocollo approvato dalla Figc lo scorso ottobre – il rinvio del match è stato sottoscritto da Lega e Figc perché il contagio in casa Genoa aveva assunto i contorni indicati nei punti del regolamento che prevedono l'annullamento della partita e il suo recupero in data da destinarsi senza subire né la sconfitta a tavolino né eventuali penalizzazioni in classifica. Fermo restando che ogni club che dichiari contagi, debba presentare relativa documentazione medica alla Figc.

1.123 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views