Juventus-Milan, le pagelle sul risultato di 1-0
La Juventus supera il Milan 1-0 e si riprende il primato ai danni dell’Inter. E lo fa sfoggiando l’ampia qualità di una rosa con pochi eguali in Italia e, forse, anche in Europa. Tanto che i ragazzi di Sarri, che fino al gol del vantaggio sono la brutta copia della Juventus di queste settimane, rinunciano a Ronaldo al 55’ riuscendo ugualmente a trovare il punto dell’1-0. Che arriva proprio dal subentrante Dybala e dal recente passato bianconero con l’HD, Higuain–Dybala, decisivo contro l’ottima difesa collettiva dei rossoneri. Per un successo che arriva al di là dei meriti dei padroni di casa, irriconoscibili per buona parte della gara, ma che sottolinea, ancora una volta, la grandezza e la forza dei campioni d’Italia. Qui, al termine del posticipo di Torino, duelli individuali e di squadra di Juventus-Milan.
Dybala fa gol, e Sarri ha ragione da vendere
La Joya fa gol e, oltre a superare la linea di difesa rossonera – perfetta fino a quel momento – rimettere al primo posto la sua squadra, contribuisce a dare ampio merito alla coraggiosissima scelta di mister Sarri.
Che al 55’, fa uscire Cristiano Ronaldo proprio per Dybala che poi al minuto 77, in coppia con Higuain, in una riedizione dell’attacco stellare, l’attacco HD, segna il punto dell’1-0. Il punto, come detto, della legittimazione delle scelte del tecnico toscano che guarda all’interesse della squadra, prima che a quelli del singolo. Il gol del della qualità. Di una rosa stellare.
Bennacer bene in regia. Bernardeschi ci prova sulla trequarti. Poi arriva Douglas Costa
Ci si attende il dominio di Pjanic in regia, ci si ritrova con una prestazione, quella di Bennacer, di assoluto livello. Giallo a parte, per un fallo su Higuain che stava per involarsi sulla destra nella prima frazione, l’algerino garantisce una buona prestazione segnando un bel punto a proprio vantaggio nel duello individuale per una maglia da titolare con Biglia. L’altro playmaker in rosa.
Di lotta e di governo, l’ex Empoli detta i tempi, gioca con lucidità, con semplicità, verticalizza senza dimenticarsi di indietreggiare e fare legna in mezzo al campo quando la palla è in possesso degli avversari. Come quando la sfera è nei piedi di Bernardeschi che nel modesto primo tempo a tinte bianconere, da trequartista, è l’uomo migliore dei suoi. Un #10 aggiunto che svaria su tutto il fronte, non dà punti di riferimento ai centrocampisti rivali e che, oltre a cucire gioco, prova anche a concludere. Senza riuscirci, ma per questione di centimetri. Prima di uscire, al 61′, per un Douglas Costa molto positivo e che mette lo zampino sul successo dei suoi dando avvio all'azione dell'1-0.
Cuadrado sfida Hernandez, si gioca molto su quel lato
Sulla corsia destra della Juventus, e quella mancina del Milan, nasce e si sviluppa uno dei duelli più interessanti del match. Quello fra Cuadrado ed Hernandez. Che hanno simili caratteristiche: attaccano, offendono, si sovrappongono e garantiscono qualità anche in fase di costruzione. E i due, difatti, eseguono: si mettono sempre in visione, si propongono come migliori soluzioni in sede di fraseggio sfruttando poi con intelligenza ogni singolo possesso. Andando anche al tiro dalla distanza. E poi, correndo bene all’indietro e coprendo l’uno contro uno. Ai punti però, emerge il colombiano su uno spagnolo che, stanco, nel finale, sbanda e smarrendo lucidità e riferimenti.
Paqueta contrasta Matuidi, bene il brasiliano del Milan
Duelli fisici ma anche di tecnica si sviluppano sulla mediana dello Stadium. E qui, forse in un contesto all’altezza delle sue potenzialità, si vede, forse per la prima volta in stagione, un buon Paqueta. Capace di interpretare al meglio il ruolo di mezzala, di proporsi spesso senza palla, con un colpo di testa nei primi 45 di gioco vicino al bersaglio grosso (bene Szczesny nell’occasione), di combattere in mezzo al campo e di superare, anche in fisicità, un osso duro come Matuidi. Che almeno nella prima parte del posticipo, si limita a controllare il brasiliano, che però sfugge spesso alla sua guardia. Salvo riprendersi nella ripresa, aumentare l’intensità, inserirsi di tanto in tanto e risultare molto più utile ai suoi. Fino al cambio, forzato, per un infortunio al costato.
Ronaldo esce al 55’, lontano nel rendimento rispetto a Higuain
Complici i problemi fisici del #7 bianconero, Ronaldo mette insieme la peggior partita in maglia Juve. Specie, al confronto col compagno di reparto Higuain che, stimolato dal match contro i suoi ex compagni di squadra, si disimpegna al meglio muovendosi bene, non sbagliando mai scelta e lavorando con una velocità di pensiero superiore. Una velocità che oggi, in maniera del tutto eccezionale, è estranea al fenomeno lusitano incapace di determinare, creare scompiglio nel pacchetto arretrato rossonero e fare il suo lavoro: vincere la partite. Tanto, da uscire già al 55’ per Dybala, con tanto di occhiataccia a Sarri e corsa negli spogliatoi. Ma una partita sbagliata in cinque, sei anni ci può stare, del resto, è umano anche lui.
Tabellino e voti
Juventus (4-3-1-2) #1 Szczesny 6.5; #16 Cuadrado 6.5, #19 Bonucci 6, #4 De Ligt 6, #12 Alex Sandro 6; #30 Bentancur 6, #5 Pjanic 5.5, #14 Matuidi 6 (Dal 70’ Rabiot 5.5); #33 Bernardeschi 6+ (Dal 61’ Douglas Costa 6); #7 Cristiano Ronaldo 5 (Dal 55’ Dybala 7), #21 Higuain 6.5. A disposizione: #77 Buffon, #31 Pinsoglio; #24 Rugani, #28 Demiral, #2 De Sciglio, #13 Danilo; #23 Emre Can, #25 Rabiot, #6 Khedira, #8 Ramsey; #11 Douglas Costa, #10 Dybala. Allenatore Maurizio Sarri 7
Milan (4-3-3) #99 Donnarumma 6; #12 Conti 6.5, #43 Duarte 6, #13 Romagnoli 5.5, #19 Hernandez 6; #4 Bennacer 7, #39 Paqueta 6.5 (Dal 85’ Rebic s.v.), #33 Krunic 6 (Dal 61’ Bonaventura 5); #10 Calhanoglu 6.5, #8 Suso 6-, #9 Piatek 6 (Dal 66’ Rafael Leao 6). A disposizione: #25 Reina, #90 Donnarumma; #2 Calabria, #31 Caldara, #68 Rodriguez; #46 Gabbia, #5 Bonaventura, #20 Biglia; #18 Rebic, #17 Rafael Leao. Allenatore Stefano Pioli 6.5