video suggerito
video suggerito

Juventus, l’ammissione di Sarri: Cristiano Ronaldo decide in quale ruolo giocare

Un passaggio della conferenza stampa di Maurizio Sarri sulla gara di campionato col Bologna traccia i contorni della situazione difficile in cui si trova il tecnico alla Juventus. Non è lui a decidere dove gioca Cristiano Ronaldo. “Lui ha fatto 700 gol partendo da sinistra e credo sia abbastanza normale che preferisca quella posizione”.
A cura di Maurizio De Santis
67 CONDIVISIONI
Immagine

Massimiliano Allegri aveva trovato la quadra della Juventus grazie a una pedina preziosa come Mario Mandzukic, una sorta di equilibratore tattico capace di coesistere con Cristiano Ronaldo. Il croato non c'è più e là davanti, nonostante il potenziale offensivo, la Juventus fa fatica a trovare la via del gol. È successo contro il Milan e contro il Napoli in Coppa Italia: zero reti, un palo centrato da CR7 su calcio di rigore (nella semifinale di ritorno contro i rossoneri) e niente più. Sarri definisce le difficoltà palesate dalla squadra come momentanee e vincolate essenzialmente alla poca brillantezza, conseguenza del richiamo di preparazione effettuato in queste settimane con l'obiettivo di essere al top in agosto (in occasione della Champions). Una spiegazione che non convince del tutto e, in particolare, non dissolve tutti i dubbi sulla gestione del gruppo e sull'identità data ai bianconeri.

C'è un passaggio della conferenza stampa avvenuta alla vigilia della gara contro il Bologna che dimensiona le contraddizioni in seno alla Juventus e lascia intuire di non essere del tutto libero nelle scelte effettuate finora (e per il futuro).

Con Cristiano Ronaldo ho parlato prima della partita con il Milan e di quella col Napoli, poi anche ieri – ha ammesso il tecnico toscano -. Lui ha fatto 700 gol partendo da sinistra e credo sia abbastanza normale che preferisca quella posizione. In occasione della finale con il Napoli ho analizzato la situazione coi tre davanti ed eravamo tutti d'accordo di partire con Dybala schierato da centrale.

Immagine

Parole che ribadiscono un concetto essenziale: ovvero, come Sarri sia "prigioniero" dell'umore dei suoi calciatori e come la fisionomia dell'attacco (e forse di tutta la squadra) non dipende del tutto dalle sue decisioni.

Ieri ho riparlato con Cristiano a lungo, perché non deve perdere fiducia – ha aggiunto Sarri -. Sono fiducioso sul fatto che, al massimo tra una settimana, tornerà il calciatore fantastico di sempre. Non si può essere sempre al massimo.

67 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views