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Juventus, la Procura Federale manda i controlli per il Protocollo Sanitario anti Covid-19

Dopo le visite nei centri sportivi di diverse squadre di Serie A, gli ispettori della Procura Federale si sono recati anche alla Continassa per controllare che venga correttamente applicato il Protocollo sanitario relativo agli allenamenti di gruppo della squadra di Maurizio Sarri. Oltre alla Juventus, nelle ultime ore hanno ricevuto la visita anche Sampdoria, Novara e Pordenone.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dal fischio d'inizio di Juventus-Lione, il club campione d'Italia ha ricevuto la visita della Procura Federale. Gli ispettori si sono infatti recati alla Continassa, per controllare che venga correttamente applicato il Protocollo sanitario, approvato dalla FIGC e validato dalle Autorità governative, relativo agli allenamenti di gruppo e per contrastare l'eventuale contagio da Covid-19.

Una visita che non ha colto di sorpresa il team medico della Juventus, che ha ricevuto gli ispettori con massima disponibilità e fornito la documentazione sanitaria relativa ai tamponi e agli esami sierologici effettuati da tutti i componenti della rosa di Maurizio Sarri. Contestualmente alla visita al centro sportivo bianconero, sono state fatte altre ispezioni nel quartier generale della Sampdoria e in quello di Novara e Pordenone. Nei giorni scorsi la Procura Federale aveva inviato i suoi uomini anche nei centri di allenamento di Fiorentina, Lazio, Lecce, Milan, Napoli, Roma, Cagliari e Inter.

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Le perplessità del presidente federale

Mentre le ispezioni proseguono senza soste sino alla fine della corrente stagione sportiva, il presidente federale Gravina si è detto preoccupato per la nuova stagione: "Le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire – ha spiegato il numero uno della Figc, in un suo intervento a ‘GR Parlamento' – Non sappiamo questo stato d'emergenza per quanto tempo ancora sarà prorogato".

"Questo protocollo ha dovuto tener conto dell'evoluzione dell'epidemia nel nostro paese – ha aggiunto Gravina – e bisogna continuare a tenerne conto, ma bisogna anche essere realisti: lo abbiamo applicato in una situazione di emergenza per un brevissimo periodo di tempo, ma immaginare di continuare ad applicarlo sino alla fine della prossima stagione sportiva, con tamponi ogni 4 giorni, è impossibile. Sarebbe una violenza fisica verso i giocatori. Bisogna trovare delle altre soluzioni".

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