Juventus, la difesa preoccupa Sarri: presi nove gol nelle ultime tre partite
Nonostante i pochi punti di vantaggio, lo Scudetto della Juventus sembra a portata di mano. C'è però un dato allarmante che preoccupa la tifoseria della vecchia signora. Dopo il rocambolesco pareggio contro il Sassuolo, nel mirino della critica è infatti finita la difesa di Maurizio Sarri: capace di incassare nove gol nelle ultime tre partite. Presa a pallonate dal Milan e attaccata anche da Zapata e compagni, la retroguardia bianconera ha infatti traballato anche al ‘Mapei' lasciando più di un dubbio nella testa del tecnico della Juventus, che nel post gara ha candidamente ammesso: "Alterniamo buoni momenti ad altri che mi lasciano perplesso".
Da quando è ripartito il calcio, i campioni d'Italia hanno infatti messo in mostra entrambe le facce della loro medaglia: traballanti in Coppa Italia, dominatori nelle quattro vittorie di fila con Bologna, Lecce, Genoa e Torino e infine deludenti in occasione del ko con il Milan e degli ultimi due pareggi. La vittoria che manca da tre turni non è però il dato più allarmante. Sono i nove gol presi nelle ultime tre, e più in generale i 35 subiti in campionato, che mettono sul banco degli imputati la difesa che ad oggi non risulta più la migliore della Serie A.
Una difesa da rivedere
Al di là delle eventuali colpe di Maurizio Sarri e di un centrocampo che non fa più filtro come ai vecchi tempi, la dirigenza juventina deve necessariamente guardare al suo pacchetto difensivo e fare delle importanti valutazioni per il futuro. Se Szczęsny (il migliore con il Sassuolo) e Buffon danno infatti ampie garanzie, al momento non si può dire altrettanto dei senatori Chiellini e Bonucci (68 anni in due e diversi problemi fisici con cui combattere), di Matthijs de Ligt (anche lui recentemente in infermeria e ancora poco continuo) e di un gruppo di giocatori esterni che danno il meglio in fase di spinta offensiva. Un'impietosa analisi, alla quale bisogna aggiungere l'inaffidabilità di Rugani e il normale ritardo di condizione di Demiral, che impone a Sarri e alla dirigenza una profonda riflessione per l'imminente mercato estivo.