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Juventus irriconoscibile, tra blackout e gol subiti: Sarri non può più sbagliare

Anche contro il Sassuolo la Juventus ha dimostrato di vivere un momento difficile. Seconda rimonta incassata in pochi giorni dopo quella contro il Milan e numeri preoccupanti in difesa, con ben nove gol subiti nelle ultime tre partite. Un rendimento a cui i bianconeri non erano abituati da molto tempo.
A cura di Marco Beltrami
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Al fischio finale di Sassuolo-Juventus 3-3, il più provato di tutti è sembrato Maurizio Sarri. Il tecnico bianconero, sudato quasi quanto i suoi calciatori, ha tirato un sospiro di sollievo per il gol di Alex Sandro che ha regalato un punto che può risultare prezioso per la corsa scudetto. Questo a voler guardare il bicchiere mezzo pieno, perché in realtà al Mapei Stadium la sua squadra ha mostrato non poche lacune, confermate anche dai numeri. Campanelli d'allarme in vista del confronto diretto contro la Lazio, in cui bisognerà necessariamente vincere, anche per tenere a distanza Atalanta e Inter.

Per come si erano messe le cose, sembrava che la Juventus potesse archiviare la pratica Sassuolo in scioltezza dopo le fatiche con l'Atalanta. 0-2 dopo pochi minuti e palla al centro per i bianconeri, in passato maestri nella gestione dei risultati e insuperabili in difesa. Già, in passato. E invece ecco che la squadra di Sarri si è resa protagonista di un altro blackout dopo quello di pochi giorni fa contro il Milan, incassando la rimonta e il sorpasso dei neroverdi, che ad un certo punto hanno dimostrato di poter portare a casa l'intera posta in palio. I cambi e il pareggio di Alex Sandro, hanno salvato la Juventus, non cancellando però queste pericolose fasi di amnesie all'interno della partita che Sarri si augura siano legate solo alla particolarità del calcio post-Covid, con troppe partite ravvicinate e poche possibilità di rifiatare.

A favorire il tutto anche un atteggiamento troppo morbido dal punto di vista difensivo. Nelle ultime tre partite i bianconeri hanno incassato nove gol, un rendimento assurdo per una squadra che ha sempre fatto della difesa il suo punto di forza e che era reduce da 4 partite senza subire reti (considerando anche la Coppa Italia). 35 le reti complessivamente subite, una in più dell'Inter che vanta la miglior difesa, per un dato che non si concretizzava dall'ultima stagione senza scudetto. Un altro motivo di preoccupazione per Sarri che tra l'altro deve fare i conti con i problemi fisici dei suoi difensori: Chiellini ha giocato solo un tempo prima di lasciare il posto a Rugani, de Ligt stoico con una spalla fuori posto, Bonucci alle prese con un fastidio al polpaccio e Demiral sulla via del recupero. L'unico integro insomma è Rugani. Appuntamento ora a lunedì sera contro la Lazio per invertire la rotta, e mettere un mattone importante sulla strada che porta al titolo, con Sarri però che avrà tanto da lavorare.

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