Juventus in finale di Coppa Italia: l’Inter non va oltre lo 0-0 all’Allianz Stadium
La finale di Coppa Italia non scappa alla Juventus che ottimizza il 2-1 dell'andata a San Siro quando Cr7 ha saputo fare la differenza. Ci ha provato l'Inter, ma non è bastato giocare bene e creare la solita mole di occasioni in area di rigore: è mancato il guizzo decisivo, il killer instinct delle grandi occasioni e così, anche la Coppa nazionale, dopo la Champions scivola via, lasciando quale unico e imperativo obiettivo stagionale, lo scudetto. Lo 0-0 all'Allianz Stadium non vale a nulla se non ad aumentare il rammarico per le occasioni mancate.
La ‘partita perfetta' dell'Inter non inizia al meglio con i nerazzurri che decidono di lasciar giocare la Juventus che mantiene il possesso di palla nei minuti iniziali di match. Una tattica che sembra pagare nel momento in cui Lautaro in area prova il tiro a botta sicura ma cade: tutti gridano al rigore, ma le immagini dimostrano come non vi sia alcun contatto con la difesa bianconera. Per la rabbia di Conte che in panchina sbraita e urla, tanto da venir redarguito da Bonucci, panchinaro di lusso per l'occasione nella Juve riveduta e corretta da Pirlo.
Il ritmo resta comunque alto, con l'Inter che fa pressing mentre la Juve – forte di un vantaggio enorme dell'andata – appare comunque in controllo, anche nei momenti più delicati. Quando l'Inter decide di spingere a metà primo tempo però la Juventus traballa: la linea difensiva Danilo-Demiral-De ligt-Alex Sandro si fa trovare spesso troppo alta ma come sempre i nerazzurri peccano nella finalizzazione. E quando, dall'altra parte, Cr7 ha la palla tra i piedi, la situazione si inverte con la difesa nerazzurra in apnea.
Nella ripresa la Juventus continua la propria ordinata partita, a fare sempre più fatica è l'Inter di Conte che cambia anche pelle a metà secondo tempo ma senza trovare le chiavi di violino che riescono a migliorare lo spartito. Con la porta di Buffon che resta inviolata, la finale di Coppa Italia che resta una chimera e che scompare anche davanti alle giocate di Cristiano Ronaldo, che appena può impegna Handanovic, tra i migliori dei suoi.