Juventus in Europa League o Conference se… con quali risultati giocherà le coppe e cosa farà la UEFA
Solo una multa, nessuna penalizzazione ulteriore. La Juventus ha chiuso i conti con la giustizia sportiva grazie al patteggiamento sancito con la Procura Federale: niente secondo processo (manovre stipendi, filone agenti e partnership con altre società), è uscita sostanzialmente indenne ed evitato pene più severe dovendo pagare solo una multa di poco superiore ai 700 mila euro. Un esito importante anche per i risvolti sulla classifica attuale: le fosse stato inflitto un aggravio ulteriore rispetto al -10 ricevuto in seconda istanza (il -15 era stato rigettato dal Collegio di Garanzia del Coni), l'opportunità di preservare almeno un piazzamento in Europa si sarebbe rivelata più ostica.
Conti alla mano, quando mancano 90 minuti al termine del campionato, la squadra di Allegri è settima e sicura di partecipare alla Conference. Fattore non di poco conto perché, in caso di sanzione della Uefa (esclusione dalle Coppe per la prossima stagione) la mancata partecipazione a un trofeo con incassi molto ridotti è un sacrificio accettabile rispetto alla possibilità addirittura di restare fuori dall'Europa per due anni consecutivi (l'eventuale sanzione inferta da Nyon diverrebbe efficace a partire da una qualificazione successiva).
Le due sconfitte contro Empoli e Milan (quest'ultima ha chiuso anche ogni velleità di entrare in extremis tra le prime quattro) hanno inchiodato i bianconeri al 7° posto (59 punti), a -2 dall'Atalanta (5ª, 61 punti) e a -1 dalla Roma (6ª, 60 punti). Distacchi che permettono alla Juve di tentare il colpo di coda e agganciare lo slot per l'Europa League rientrando tra le prime sei della Serie A.
I risultati dell'ultima giornata di campionato possono ribadire o mutare lo scenario attuale ma per la formazione di Allegri è fondamentale battere l'Udinese confidando che una tra Atalanta e Roma non vinca. In caso di arrivo a pari punti con gli orobici a favore della Juve c'è il bilancio degli scontri diretti (3-3, 0-2).
Conquistato il piazzamento per le Coppe (che sia Europa League oppure Conference) occorrerà attendere quali decisioni prenderà la Uefa che ha aperto un'indagine su impulso dell'Inchiesta Prisma della Procura di Torino. Sotto la lente di Nyon c'è il settlement agreement: il piano di rientro che la Juventus ha sottoscritto qualche tempo fa per restare nei margini del fairplay finanziario.
Se la Commissione della Uefa dovesse riscontrare irregolarità a bilancio rispetto agli accordi sanciti la Juventus potrebbe essere punita con un ventaglio di sanzioni tra cui limitazioni sulla lista della prossima stagione, ammenda e detrazioni dagli introiti derivanti dalla partecipazione alle coppe, o addirittura essere esclusa dai trofei. Sul provvedimento potrebbe pesare anche una ferita ancora aperta: la Juve è una delle squadre (assieme al Barça e al Real Madrid) che non ha rinunciato all'idea della Superlega, essendone fautrice e sponsor. Quando arriverà la decisione? Non prima della finale di Champions ad Istanbul che è l'ultimo appuntamento in calendario dell'attività sportiva per la stagione in corso.
