Juventus, faccia a faccia tra Sarri e squadra dopo la finale di Coppa Italia: “Non fatevi scalfire”
La Juventus è tornata a vincere in campionato. I bianconeri, disputando un'ottima partita, hanno sconfitto per 2-0 il Bologna, grazie ai gol di Cristiano Ronaldo e Dybala. Con la quarta vittoria consecutiva in campionato i campioni d'Italia mettono pressione alla Lazio, impegnata mercoledì sul campo dell'Atalanta, e scacciano via critiche e polemiche, derivate dalla sconfitta nella finale di Coppa Italia. Ci è voluto un grande lavorio psicologico del tecnico Sarri che ha dovuto tranquillizzare la squadra che ha saputo reagire alla grande.
Le parole di Sarri dopo Bologna-Juventus
La ripartenza della Juventus non è stata esaltante, due pareggi entrambi per 0-0. Il primo è bastato per superare il turno in Coppa Italia, l'altro invece è stato seguito da una sconfitta ai calci di rigori con il Napoli, che si è aggiudicato così la Coppa Italia. Dopo quella sconfitta le critiche sono state feroci per la Juventus. Sarri nel dopo partita del match con il Bologna ha dichiarato che nei giorni successivi alla finale lui e la squadra hanno parlato molto e ai suoi ragazzi ha detto di non farsi scalfire da tutte quelle critiche:
Abbiamo parlato e ci siamo detti che non dobbiamo farci scalfire. Se uno ascolta le opinioni dei giornalisti sembrava stessero parlare di una squadra in disfacimento, invece siamo primi in classifica. E' un momento paragonabile a inizio agosto, sono stati ipercritici e questa è stata la molla per tornare ad una condizione mentale che sopperisce a quella fisica.
Juve leader in Serie A
Naturalmente la Juventus voleva vincere ancora una volta la Coppa Italia, non ci è riuscita ed è svanito il sogno del ‘triplete' ma i bianconeri sono in piena corsa in Champions League, il 7 o l'8 agosto dovranno giocare con il Lione (e dovranno rimontare il ko per 1-0 dell'andata), e soprattutto sono primi in classifica in Serie A. Quindi ha ragione Sarri quando dice ai giocatori di non pensare troppo alle critiche e di concentrarsi soprattutto sul campo.