“Juventus esclusa dal campionato in caso di Superlega”: la Federcalcio è pronta
L'Italia di Roberto Mancini sarà impegnata nella semifinale playoff contro la Macedonia del Nord per l'accesso ai prossimi Mondiali 2022 in Qatar. Un appuntamento da centrare per arrivare poi a giocarsi l'eventuale finale contro la vincente della sfida tra Portogallo e Turchia. La Federazione si aspetta l'accesso all'evento internazionale e ha piena fiducia nel lavoro del Ct Mancini in vista di questa sfida. Parola di Gabriele Gravina, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che in un'intervista a ‘Repubblica' ha parlato degli Azzurri ma anche di Juventus.
L'argomento della Superlega è ancora molto forte in Europa e la Uefa anche nelle ultime settimane, attraverso le parole del presidente Ceferin, ha ribadito il proprio parere contrario a quel progetto che ad aprile dello scorso anno sconvolse il calcio. La Juventus è una delle squadre capofila della Superlega insieme a Real Madrid e Barcellona e la posizione dei bianconeri in Italia non è stata vista di buon occhi dai vertici del calcio nostrano che hanno seguito le linee guida dettate dalla stessa Uefa. Un concetto ribadito anche dallo stesso Gravina nell'intervista.
Al presidente della FIGC viene infatti chiesto se la Juventus rischi ancora l’esclusione dal campionato per il contratto firmato sulla Superlega: "Quel contratto è un’ipotesi progettuale – tuona Gravina che poi rivela la sua posizione senza filtri – Se diventasse realtà, la Juventus sarebbe fuori dal campionato italiano". Una presa di posizione forte da parte del presidente della Federcalcio che spiega i motivi che lo porterebbero a prendere questa decisione: "La Superlega è la risposta sbagliata a un’esigenza reale – sottolinea ancora – Anche l’Italia deve ragionare su come migliorare la qualità del campionato e renderlo più appetibile per i mercati in espansione come quello arabo dove al momento raccoglie poco".
Proprio a inizio mese, Andrea Angelli, presidente della Juventus, ha ribadito la sua volontà di voler andare avanti nel progetto Superlega. "Si tratta di un lavoro collettivo di 12 squadre che hanno firmato un contratto di 120 pagine, che resta vincolante per 11 di quei club – dichiarò nel corso Business of Football Summit, evento organizzato dal Finalcial Times – Il compromesso non è più una scelta, abbiamo bisogno di cambiamenti più profondi". Il presidente bianconero ha ribadito con forza la sua volontà: "La Superlega non è fallita".
Pronta fu invece la risposta di Aleksander Ceferin a queste parole di Agnelli. Il loro è un rapporto inevitabilmente logorato dopo quanto accaduto un anno fa. "Sono stanco di questo progetto non calcistico – dichiarò il presidente della Uefa – La prima volta lo hanno lanciato nel mezzo della pandemia, ora durante una guerra: vivono in un mondo parallelo".