Juventus, Cristiano Ronaldo ha zittito tutti: i numeri di un dicembre d’oro
Guai a criticare Cristiano Ronaldo. Molto spesso, poi, sono i detrattori a farne le spese. Eppure, c’è qualcuno che a novembre, nel momento di minore lucidità sotto porta del fenomeno lusitano, lo ha messo sotto accusa per rendimento e prestazioni. Nel pieno, legittimo gioco delle parti. CR7 però, da queste situazioni trae nutrimento. Linfa vitale per spingere sull’acceleratore e continuare a far male, e a sorprendere. Per un dicembre, con ancora una Supercoppa Italiana da giocarsi, da stella assoluta, da autentico campione, da unico calciatore, negli ultimi 15 anni, ad andare in doppia cifra in ogni singola stagione. Insomma, pungolato dalle critiche, inviperito dall’ennesimo Pallone d’Oro concesso a Messi e voglioso di riprendersi il proscenio che merita dopo un periodo di appannamento, l’ex Real Madrid è tornato grande per chiudere al meglio il 2019 e rilanciare le sue ambizioni, e quelle di squadra, per il 2020. Vista Champions, vista sogno Champions.
I numeri di CR7 a dicembre: 6 reti in cinque match totali
Tornato nuovamente in piena salute fisica, e dunque eliminati alcuni problemi al ginocchio che lo avevano limitato nei mesi precedenti, specie in partite di cartello come quella col Milan in casa con tanto di prematura sostituzione ed annessa polemica, Ronaldo è tornato grande. Mettendo a referto un dicembre da incorniciare: 6 reti in cinque presenze fra Serie A e Champions League. Di cui tre decisivi per il destino in termini di punti dei bianconeri: pareggio col Sassuolo, doppietta con l'Udinese e rete da bottino pieno con la Sampdoria.
Con gesti tecnici, e poi fisici, straordinari e una serie di gol che ricordano a tutti, anche ai detrattori di sopra, le sue straordinarie qualità, la sua magia, il suo status di attaccante moderno, completo e, spesso, dominante. Anche sul piano atletico.
Come ha segnato CR7 in questo mese
Come ieri, quando Murru s’è visto completamente sopraffatto dalla figura di CR7 che, saltando 71 cm e raggiungendo quota 256 cm, è riuscito a incocciare di testa un traversone dalla trequarti di Alex Sandro. Per il gol del 2-1, del definitivo successo esterno per i bianconeri. Per una rete meravigliosa, da cineteca, spettacolare ma che è solo l’ultima gemma di una rincorsa, di una ripresa, partita già il 1 di dicembre. Quando CR7, su rigore, sigla il 2-2 di destro riassaporando il gusto della rete che si gonfia. Sei giorni più tardi, nella sconfitta con la Lazio, sigla il momentaneo vantaggio in comodo tap-in ripetendosi, con lo stesso gesto e lo stesso piede, il destro, contro il Bayer Leverkusen per l’1-0 juventino in casa dei tedeschi. Nel mezzo, prima della pregevole firma di ieri, la doppietta all’Udinese con due bordate di prima intenzione: la prima di destro dai 16 metri, la seconda di mancino su suggerimento in verticale di Higuain.
Primo in Serie A per tiri tentati, Immobile secondo
Per un Ronaldo che però, al di là delle cifre di dicembre, ci prova sempre. Dall’inizio del campionato. Per una condotta di gioco che lo porta ad essere il calciatore che più di tutti tenta la conclusione verso lo specchio avversario in questa prima abbondante parte di annata. Ben 58, infatti, sono i tiri scoccati dal portoghese, di cui 33 in porta con 10 gol dentro l’area di rigore, per un margine di vantaggio importante su Immobile, secondo a quota 51 e per un succoso antipasto, in termini numerici, della sfida di domenica per la Supercoppa Italiana. A chiudere il podio con 41 tentativi, uno dei trascinatori dell’Inter di Conte come il Toro Martinez.