Juventus campione d’Italia: Sarri non festeggia in campo, poi è festa nello spogliatoio
La Juventus ha battuto la Sampdoria 2-0 grazie ai gol di Cristiano Ronaldo e Bernardeschi, conquistando matematicamente il nono Scudetto consecutivo con due giornate d'anticipo, il primo dell'era Sarri. E proprio Maurizio Sarri al termine del fischio finale ha preferito non partecipare ai festeggiamenti in campo di tutto il gruppo bianconero. Il tecnico dopo aver salutato gli avversari e in primis il suo ex giocatore Manolo Gabbiadini, si è recato negli spogliatoi con un'espressione quasi corrucciata. Poi però una volta arrivati i calciatori, l'atmosfera è subito cambiata: schiuma in testa per Sarri che ha lasciato la sigaretta e tra un sorriso e l'altro si è concesso una bevuta di champagne.
Juventus campione d'Italia, la fuga di Sarri nello spogliatoio dopo la vittoria sulla Sampdoria
Maurizio Sarri dopo il fischio finale di Juventus-Sampdoria ha avuto un comportamento strano. Mentre i dirigenti esultavano in tribuna e i calciatori festeggiavano in campo, l'allenatore si è soffermato a bordo panchina, senza reazioni degne di note, salutando la panchina avversaria e Manolo Gabbiadini. Dopo un po', quasi in silenzio, Sarri si è recato nel tunnel lasciando tutto il gruppo sul terreno di gioco. Dopo un primo ripensamento il mister toscano, il più anziano a vincere lo Scudetto, ha deciso di aspettare tutti negli spogliatoi.
E quando tutto il gruppo si è ritrovato negli spogliatoi, lì è cambiato tutto e si sono scatenati i festeggiamenti. L'allenatore che si è concesso la sigaretta (forse anche questo il motivo della sua repentina fuga dal terreno di gioco), è stato preso di mira dai giocatori che gli hanno spruzzato la solita schiuma in testa, costringendolo a togliersi gli occhiali. Si è tolto un bel peso e una grande soddisfazione il tecnico che poi ha preso un bottiglione di champagne e si è concesso una bevuta tra gli applausi di tutti. E non è mancata anche qualche battuta scherzosa come "Se avete vinto con me, siete forti". Ai microfoni di Sky poi la verità sul primo dribbling ai festeggiamenti in campo: "Per evitare la secchiata".