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Juventus, Bonucci: “L’obiettivo principale, quello dello scudetto, l’abbiamo centrato”

Leonardo Bonucci ha sottolineato l’importanza di aver conquistato il tricolore, per cercare di lenire la delusione e la rabbia dell’eliminazione dalla Champions League, agli ottavi di finale da parte del Lione: “Abbiamo dato tutto ciò che potevamo dare, la condizione c’era. Merito loro che sono passati”
A cura di Alessio Pediglieri
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Nel dopo partita di Juventus-Lione (2-1) l'amarezza colpisce anche capitan Bonucci che però prova a reagire con l'orgoglio di chi non vuole vedere solamente il bicchiere mezzo vuoto, ricordando il successo in campionato: "L'obiettivo principale, quello dello scudetto, l’abbiamo centrato e questo è importante" ha sottolineato il centrale difensivo bianconero. Una magra consolazione ma anche una realtà davanti alla quale è corretto confrontarsi perché la Juventus è comunque per la nona volta campione d'Italia consecutiva, la 36a volta in totale.

Per il capitano bianconero ci sono pochi rammarichi perché la partita era stata preparata bene e in campo la Juventus ha dato tutto ciò che poteva dare, sia fisicamente che psicologicamente: "Abbiamo dato tutto, sapevamo che poteva succedere ma siamo riusciti a rientrare in partita e a crederci. C'è tantissima delusione, è ovvio. Loro ci aspettavano tutti dietro la linea della palla e dopo il rigore siamo stati bravi a crederci. Abbiamo reagito subito ma il calcio è così: abbiamo dato tutto quello che potevamo"

E' stata una stagione anomala, particolare. Ci siamo ritrovati a giocare tutto a luglio e ad agosto, l'obiettivo principale era il campionato e l'abbiamo vinto. Sapevamo che in Champions con questo formato poteva succedere qualsiasi cosa

Leonardo Bonucci non cerca scusante e colpevoli, salva tutti. Anche perché non ci sta a giudicare una intera stagione in 90 minuti, sfortunati. La sconfitta brucia, il sogno europeo della Champions League è svanito ancora fino al prossimo anno almeno, ma qualcosa di buono resta: "Stasera abbiamo dimostrato che la condizione c'era anche mentale. Abbiamo spinto per 95 minuti e abbiamo creato 4-5 palle gol nitide. Poi si gioca anche contro un avversario: merito loro che hanno difeso e passato il turno".

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