Juve-Salernitana da ripetere per il fuorigioco fantasma sul gol annullato a Milik: non è possibile
La rabbia, le proteste, l'accettazione e poi un dubbio che rimbomba in testa assieme alla consapevolezza di aver subito un torto arbitrale evidente. Juventus–Salernitana può essere ripetuta a causa del clamoroso errore tecnico commesso dal Var? C'è qualche margine per presentare ricorso e ottenere la possibilità che il risultato non sia omologato e la partita venga giocata di nuovo? Meglio esser chiari subito: no, non c'è stata alcuna violazione che porti gli organi di giustizia sportiva a prendere in esame un'ipotesi del genere.
Il gol annullato a Milik per il fuorigioco di Bonucci (inesistente, considerata la posizione di Candreva non rilevata) tale resta. Così come il risultato del campo (2-2) va in archivio con tante polemiche, senza alcuna opzione di revisione nonostante l'abbaglio degli ufficiali di gara.
Perché? Questa fattispecie di cortocircuito non è compresa nella parte del Regolamento del gioco del calcio che cita il protocollo Var: nessun errore scaturito dal mezzo tecnologico può portare alla ripetizione di un incontro. Nel paragrafo "Validità della gara" viene indicato espressamente quando, in linea di principio una partita non è invalidata a causa di: malfunzionamento della tecnologia Var così come per la tecnologia sulla linea di porta (Goal Line Technology); decisioni sbagliate che riguardano il Var (dato che il Var è un ufficiale di gara); decisione/i di non rivedere un episodio; riesame/i di una situazione / decisione non revisionabile.
In Serie A ci sono due precedenti simili, sia pure con sfumature differenti. Nell'uno e nell'altro caso è rimasto valido l'esito della gara. Il primo fa riferimento a quanto accaduto in Spezia–Lazio, quando Acerbi realizzò il gol vittoria dei biancocelesti in fuorigioco, ed è maggiormente assimilabile al caso verificatosi all'Allianz Stadium. José Mourinho rimarcò la questione in maniera polemica ("ieri una squadra ha vinto così") ma la pressione tenuta alta dal tecnico portoghese sull'onda dell'emotività del popolo di tifosi andò a scontrarsi con il regolamento.
Il secondo rispolvera Milan–Spezia e la serataccia dell'arbitro Serra che non concesse la norma del vantaggio, fischiò subito la punizione per il fallo subito da Rebic senza attendere lo sviluppo dell'azione e rendendo nulli il tiro e la rete segnata di Messias. Non si trattò né di errore tecnico né di violazione del regolamento: la sua decisione fu sbagliata ma rientrava nei poteri discrezionali dell'arbitro. Interpretò e valutò male quel frangente ma aveva facoltà di fischiare il fallo.
La discrezionalità di un ufficiale di gara (sia pure al Var) non è sufficiente per congelare un match e ordinarne la ripetizione. Perché si arrivi a questo è necessaria un'altra tipologia di errore, quello tecnico, menzionato nell'articolo 10 comma 5 CGS (Codice di Giustizia Sportiva): "Quando si siano verificati, nel corso di una gara, fatti che per la loro natura non sono valutabili con criteri esclusivamente tecnici". Il procedimento è legato a un altro passaggio che traccia la cornice per l'applicazione della norma: "Gli organi di giustizia sportiva stabiliscono se e in quale misura tali fatti abbiano avuto influenza sulla regolarità di svolgimento della gara".
Solo in un secondo momento, una volta certificato l'errore tecnico, nel ventaglio di decisioni è possibile: "a) dichiarare la regolarità della gara con il risultato conseguito sul campo, salva ogni altra sanzione disciplinare; b) adottare il provvedimento della sanzione della perdita della gara; c) ordinare la ripetizione della gara dichiarata irregolare; d) quando ricorrono circostanze di carattere eccezionale, annullare la gara e disporne la ripetizione ovvero la effettuazione".