Juve-Napoli si gioca? Asl di Torino: “Medici al lavoro”. Come funziona il protocollo
La partita tra Juventus e Napoli ha avuto un percorso molto tortuoso. Doveva giocarsi il 4 ottobre, ma a causa del divieto dell'ASL locale di lasciare la Regione Campania il Napoli non ha potuto recarsi a Torino quel giorno, ha perso 3-0 a tavolino, ma poi dopo oltre due mesi è riuscito a vincere il ricorso che ha ribaltato la sentenza precedente ed è stata stabilita, dopo l'eliminazione del Napoli in Europa League, il 17 marzo come data del recupero. Data che è stata poi modificata e si è scelto il 7 aprile come il giorno di Juventus-Napoli recupero della 3a giornata della gara d'andata. La partita non è tornata in discussione, perché le squadre si stanno allenando e sanno di scendere in campo, è stato anche scelto l'arbitro (Mariani di Aprilia).
Ma attorno a questo match tornano discussioni perché attualmente ci sono tre giocatori positivi della Juventus. A Bonucci e Demiral si è aggiunto Bernardeschi, che è risultato positivo al tampone molecolare – con il centrocampista bianconero ora sono addirittura 15 tra staff e calciatori i contagiati della Nazionale italiana.
I 3 calciatori positivi della Juventus
Il contagio di Bernardeschi per il momento non pone a rischio lo svolgimento di Juventus – Napoli, però adesso l'allarme suona. Perché tra i tanti contagiati dopo le partite della Nazionale c'è anche Leonardo Bonucci, e dalla Turchia è tornato in Italia con il Covid Demiral. Dunque sono tre i calciatori della Juve attualmente contagiati e positivi.
Il rinvio della partita non è preso in considerazione, come ha ribadito Carlo Picco, il direttore dell'ASL di Torino, che a ‘Calcio Napoli 24 Live' ha detto: "Al momento la partita tra Juventus e Napoli non è a rischio. I medici sono solo al lavoro per verificare la presenza di eventuali positività ulteriori nel gruppo della Juventus".
Cosa stabilisce il protocollo
Circa un mese fa l'ASL di Torino aveva rinviato la partita tra i granata e il Sassuolo a causa di un focolaio Covid nel gruppo squadra granata. Il protocollo sanitario prevede un solo rinvio per ogni club, e un club può richiederlo se ha 10 o più calciatori contagiati negli ultimi sette giorni. Ma se interviene l'Azienda Sanitaria Locale il protocollo passa in secondo piano. L'ASL competente può predisporre il rinvio in presenza o nel rischio di un focolaio. Nel caso di Torino-Sassuolo l'ASL di Torino ha ufficializzato il rinvio quando erano quattro i calciatori granata contagiati, e nelle ore successive le positività sono diventate otto.