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Juve, Milan e Inter vogliono togliere due squadre dalla Serie A: fronte comune nell’incontro in FIGC

Juventus, Inter e Milan hanno incontrato a sorpresa il presidente della FIGC Gabriele Gravina per esporre la propria volontà di passare ad una Serie A da 18 squadre: i top club fanno fronte comune, è scontro all’interno della Lega.
A cura di Michele Mazzeo
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Eliminare due compagini e fare un campionato di Serie A a 18 squadre. È questa la proposta di Juventus, Inter e Milan per l'annunciata riforma dei campionati di calcio a cui sta lavorando la FIGC. Una posizione in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei club della massima serie italiana dunque quella presa dalle tre squadre più blasonate e titolate dello Stivale che sono uscite allo scoperto in un incontro privato con il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina andato in scena nel pomeriggio di venerdì 9 febbraio 2024.

Un incontro in cui l'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta, il suo omologo della Juventus Maurizio Scanavino e il presidente del Milan Paolo Scaroni (che era collegato in videoconferenza) hanno fatto fronte comune prospettando al numero uno della FIGC la necessità di ridurre il numero di formazioni che partecipano alla Serie A. Evidente dunque che i club di punta mirano a diminuire il numero di partite da disputare nel campionato nazionale alla luce delle riforme delle coppe europee con l'aumento delle gare nella fase a gironi della nuova Champions League.

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Altrettanto evidente che questa mossa fatta da Juventus, Milan e Inter infiamma gli animi all'interno della Lega di Serie A dato che la posizione delle medio-piccole, che, con la retrocessione delle grandi squadre difficile da ipotizzare, perderebbero di fatto due posti nel massimo campionato e potrebbero veder diminuiti gli introiti derivanti dalla vendita dei diritti TV, è del tutto opposta a quella presa unitamente da Marotta, Scanavino e Scaroni. Una presa di posizione netta che arriva a pochi giorni di distanza dalla bocciatura da parte della FIGC della proposta presentata dal presidente della Lega Lorenzo Casini che prevedeva una Serie A autonoma rispetto all Federcalcio sul modello della Premier League inglese e ad un mese dall'assemblea straordinaria dell'11 marzo in cui la FIGC vuole riformare lo Statuto per far cadere il ‘diritto d'intesa' e avere di fatto la possibilità di riformare i campionati anche senza l'approvazione di una delle varie Leghe.

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