Juve-Inter decisiva: può rimettere in corsa Allegri per lo Scudetto in una Serie A mediocre
La sconfitta della nostra Nazionale con la Macedonia del Nord, che ha fatto seguito alle sconfitte a raffica delle squadre italiane in Europa, ha ancora una volta certificato che il campionato di Serie A è serenamente definibile come mediocre e non è nemmeno una scoperta così rivoluzionaria. Sono ormai anni che facciamo tanti errori nella gestione di tutto, uomini, strutture, società e abbiamo pochi soldi, investendo quei pochi rimasti in stranieri evidentemente sempre più scarsi se le nostre squadre giocano sempre peggio e perdono sempre di più.
Dei mali del calcio italiano si è parlato tanto in questi giorni, ma la mediocrità porta con sé anche altri tipi di conseguenze. In questa stagione ad esempio una competizione serrata per lo Scudetto, che coinvolge quattro squadre. Una competizione al ribasso rispetto agli altri anni, ma che resta una competizione. E ancora una volta per le mediocrità di cui sopra, la Juventus, per tutti eliminata dalla corsa Scudetto fino a poche settimane fa, ha tutte le carte in regola per vincerlo.
I motivi sono diversi. In primo luogo la Juventus, nonostante abbia perso Cristiano Ronaldo, ha la rosa qualitativamente migliore del lotto. Szczęsny ha risolto i problemi di inizio stagione ed è tornato affidabile, la coppia di centrali difensivi, Bonucci–Chiellini, è tornata dopo diversi problemi fisici ed è quella che ci ha guidato questa estate alla conquista degli Europei, ha il miglior attaccante del campione, Dusan Vlahovic. Basta questa spina dorsale per fare una squadra che in Italia può vincere quasi tutte le partite di campionato.
Altro punto a favore della Juve sono gli avversari. L’Inter sembra spremuta fino all’osso da due anni vissuti a cento all’ora. È dal luglio 2020 che i nerazzurri migliori non si fermano, passando tra Europa League estiva a causa della pandemia, campionati e tornei con le Nazionali (sia i sudamericani che gli europei). Il manifesto è il debito d’ossigeno con cui gioca Barella, purtroppo evidente anche in maglia azzurra. Il Napoli è una squadra incostante, che non ha punti di riferimento precisi e che nel corso dell’anno ha avuto troppi problemi con i titolari. Il Milan meriterebbe la vittoria, perché sta giocando molto bene da due anni e ha creato una squadra praticamente dal nulla. Il duo Massara–Maldini riconosce il talento, Pioli sa allenarlo. Il problema dei rossoneri in questo caso è la poca esperienza in un arrivo spalla a spalla con i più consistenti juventini.
C’è poi il calendario, fondamentale da guardare in caso di volata. Il Napoli ha il calendario peggiore con la trasferta di Bergamo in questo weekend e poi Fiorentina e Roma in casa, oltre al Torino fuori casa. L’Inter è messa meglio, con la sola Inter-Roma pericolosa, ma casalinga. Ha però la partita contro la Juve all'Allianz Stadium in cui deve cercare di non farsi sorpassare dai bianconeri. Le trasferte milaniste sono complicate: Torino, Lazio, Sassuolo, oltre alla sfida con la Fiorentina in casa. Dopo l'Inter in casa, la Juve invece ha davvero pochi pericoli: il Sassuolo al Mapei Stadium e la Fiorentina al Franchi però all'ultima giornata potrebbero non essere ostacoli impossibili. Infine la Juve sembra essere davvero in palla fisicamente, ha lo slancio di chi vuole fare qualcosa che poche altre volte si è visto e per alcuni calciatori sarebbe anche il modo migliore per dire addio alla maglia bianconera dopo tanti anni di servizio.
La partita decisiva però sarà proprio Juve-Inter. Se i bianconeri vincono non solo sorpassano l’Inter (che ha una partita in meno da giocare con il Bologna, ormai questa frase è diventata un tormentone), ma possono chiudersi in spogliatoio e dirsi che vincendole tutte possono farcela. E se si mettono insieme rosa, calendario, stato di forma e qualità delle avversarie, potrebbe proprio bastare vincerle tutte per riuscire a strappare lo Scudetto ancora una volta.