Juve e Inter in rosso, Commisso duro: “Penalizzazioni per chi ha debiti, così si falsa tutto”
Rocco Commisso è tornato a parlare a poche ore dalle dichiarazioni che riguardano la prossima sfida della sua Fiorentina, contro il Napoli capolista per la settima giornata di campionato. Il tema, però, non è prettamente calcistico, bensì finanziario perché il numero uno dei viola, in procinto di ritornare in America, ha sottolineato una evidente disparità di trattamento tra la sua società e altre. Lo sfogo arriva a pochi giorni dai bilanci fortemente negativi di Juventus e Inter per la stagione 2020/2021 e le sue parole richiamano da vicino queste situazioni, oramai largamente diffuse.
"Io non ho debiti. La pandemia? C'è stata per tutti, ogni società ha avuto i suoi problemi" ha esordito il presidente dei gigliati che poi è andato oltre, spiegando la situazione finanziaria ‘virtuosa' della propria società: "Se servono soldi noi li portiamo perché la Fiorentina non andrà in bancarotta. Purtroppo non tutti i club hanno fatto lo stesso, ho letto che molte squadre non hanno rispettato l'indice di liquidità come abbiamo fatto noi".
L'indice di liquidità introdotto dalla Federcalcio di cui parla il presidente Commisso è un indice che dimostra quando un club sia in grado di poter rispettare i propri impegni finanziari rapportando tra loro attività e passività correnti. Dunque, se un club esce dall'indicatore stabilito dovrà trovare il modo di immettere soldi nelle casse per ristabilire l'equilibrio. Ciò coinvolge moltissimo la sfera dei bilanci finali e soprattutto l'area del calciomercato (come è accaduto in estate per la Lazio di Lotito) per cui non si può operare se non si è all'interno del ‘range' prestabilito.
Oggi il calcio lo si falsa in due modi o con gli arbitri o a livello economico. In campo però c'è il VAR e non si può più. A livello finanziario si può ancora
Dunque, Commisso non ci sta e alza la voce chiedendo che si intervenga anche in ambito sportivo: "La legge deve essere uguale per tutti. Lega e Figc controllano l'indice ogni sei mesi, hanno tutto sotto controllo – ha continuato ai microfoni ufficiali del club viola – le cose devono cambiare e si devono applicare penalizzazioni per chi non paga o non rispetta le scadenze e le regole".