Juric spiega cos’è successo nello spogliatoio Roma dopo il ko di Firenze: “Giorni di litigi pesanti”
Ivan Juric ha parlato alla vigilia della sfida che la sua Roma giocherà contro il Torino all'Olimpico. Una sfida carica di tensione che arriva dopo il pesantissimo ko dei giallorossi a Firenze. Il 5-1 subito al Franchi sembrava potesse portare subito all'esonero di Juric che invece è ancora rimasto sulla panchina dei capitolini. È stato proprio l'ex allenatore di Verona e Torino a spiegare in conferenza stampa cos'è accaduto in questi giorni dopo la sfida contro la squadra di Palladino. Si è parlato di faccia a faccia e confronti pesanti, e Juric conferma tutto.
"Sono stati giorni di litigi, anche pesanti, però secondo me meglio che sia successo adesso che è presto in modo da fare emergere tutto quello che si era accumulato – spiega Juric -. Penso che in questi due giorni tra litigi e discussioni, conversazioni, abbiamo indirizzato la barca almeno a livello di pensiero su quello che bisogna fare. In quel senso io la vedo come una cosa positiva, per il mio carattere preferisco questo scontro per andare poi a testa alta invece di fare chiacchiere alle spalle". E poi aggiunge: "Ultima spiaggia per me? Non ci penso proprio".
Nessuna rivoluzione nemmeno nella scelta formazione, almeno a detta di Juric: "Giocherà la miglior squadra possibile. Per me è tutto chiuso, 0-0, si riparte alla grande". Sulla sfida di Firenze invece l'allenatore della Roma ha aggiunto: "È stato un crollo emotivo, dal mio punto di vista dopo 40 giorni di buon lavoro mi aspettavo un grande passo in avanti e invece c'è stato un crollo totale – spiega -. Però meglio perdere così che nascondere i problemi che covano già da tempo. Se raccogliamo bene quello che è successo può essere una svolta come quando il Milan di Pioli prese 5 gol dall'Atalanta".
Juric non aggiunge altri dettagli sui litigi post Firenze
Qualcuno in sala stampa poi cerca di insistere per conoscere i dettagli dei litigi annunciati da Juric: "Deve rimanere tutto tra di noi. Ho detto che c'erano litigi e scontri ma le cose restano tra di noi e non voglio parlarne – spiega l'allenatore dei giallorossi -. Ci siamo detti la verità, magari all'inizio in modo violento, poi in modo più ragionevole. Dal mio punto di vista devo allenare e concentrarmi su questo, ognuno deve fare i propri compiti". E poi in chiusura sui Friedkin: "Abbiamo parlato di tutte le cose con il presidente".