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Juric rabbioso contro il giornalista: “Non rispondo, il Torino non deve dimostrare un ca**o”

Ad una domanda sulla prossima partita contro il Sassuolo, il tecnico dei granata sbotta: “Sempre con questa storia della prova di maturità…”
A cura di Alessio Pediglieri
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La conferenza stampa di Ivan Juric in vista della partita contro il Sassuolo in programma sabato alle 15:00 è durata solamente otto minuti in totale. Il tecnico dei granata ha parlato poco, rispondendo in modo secco alle domande dei giornalisti presenti. All'inizio, il momento più teso è stato all'inizio quando Juric si è sfogato di fronte ad una domanda sulla sua squadra.

Un momento di nervosismo che però ha caratterizzato la cortissima conferenza stampa del classico pre partita. Protagonista Ivan Juric che, per una volta, non fa parlare di sè per le ottime qualità espresse in panchina da allenatore di Serie A, ma per uno sfogo ai microfoni durante l'ultima conferenza stampa. Il tecnico ex Verona, alla guida del Torino da questa stagione – con cui sta facendo molto bene – è apparso stanco di dover giustificare sempre le proprie spiegazioni, dare credito alle aspettative da fornire ai tifosi, nel mettere costantemente sotto pressione l'ambiente e i giocatori.

Così, è arrivata la sfuriata alla prima domanda arrivata dalla platea di giornalisti: "Quella con il Sassuolo sarà una prova di maturità?" è stato chiesto al tecnico dei granata che è subito sbottato: "Prova di maturità… prova di maturità… siamo sempre alla solita domanda, come se il Torino dovrebbe dimostrare ogni volta qualcosa. Non deve dimostrare un ca**o" ha subito attaccato Juric che poi a concluso con un perentorio: "Non rispondo, non rispondo alla domanda".

Da quel momento è calato un profondo silenzio in sala stampa: gelo ed imbarazzo generale. Venti lunghissimi secondi in cui il tecnico è rimasto in silenzio e i giornalisti interdetti, come se nessun altro avesse più il coraggio di fare altre domande davanti a quel dissenso autarchico e assoluto. Poi, il tutto è rientrato nei cardini di una normale conferenza e lo stesso tecnico si è poi scusato con il giornalista, subito dopo: "Non è giornata per fare conferenza stampa… Rispondo anche alla tua domanda, scusami. La squadra cresce ma voglio che cresca normalmente, cosa voglio dire? Che non si metta troppa pressione su certi aspetti".

Così, scivolano via i restanti cinque minuti di conferenza con Juric che però non nasconde altro nervosismo quando si tocca il tasto del mercato e di un Torino rimasto fermo quasi al palo mentre si è al 22 gennaio, con ancora una manciata di giorni per eventuali trattative: "Il mio giudizio risale al 1° agosto, è questa la situazione. Penso che ci siano molti problemi economici nella società con tanta perdita di soldi e non mi sembra il caso di chiedere qualcosa. Ci sono problemi strutturali grossi e un allenatore non può chiedere nulla, si va avanti così…"

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