Juric sceglie con chi tenersi la Roma: Mancini abbracciato, per Pellegrini e Cristante “scelta tecnica”
Al di là di quel che sarà, Ivan Juric ha dimostrato di avere un carattere forgiato nell'acciaio. Non era da tutti riemergere da giorni durissimi per lui e la Roma, con i cinque gol presi a Firenze, le testimonianze sullo scontro con Gianluca Mancini, uno spogliatoio bollente che secondo molti starebbe ‘soffiando' per il ritorno di De Rossi, la contestazione dei tifosi. I Friedkin hanno deciso di andare avanti col tecnico croato, tra le voci dei vari Allegri e Ranieri, e la Roma è uscita dalla tempesta – almeno per ora – battendo in casa il Torino 1-0 nel turno infrasettimanale. Un match nel quale Juric ha indicato chiaramente quelli con cui vuole ‘andare in guerra' per cercare di salvare il posto: Mancini è il figliuol prodigo perdonato, Pellegrini e Cristante quelli lasciati fuori "per scelta tecnica", ovvero perché non ritenuti all'altezza.
Le scelte pesanti di Juric: Mancini perdonato, Pellegrini e Cristante fuori
Scelte pesantissime anche in ottica di equilibri interni, visto che Pellegrini è il capitano, la cui fascia è stata presa in consegna proprio da Mancini, mentre sull'altro veterano Cristante lo stesso Juric si era espresso così non più tardi di sette giorni fa: "Bryan è un grande professionista e ha un'intelligenza fuori dal comune. Vede cose che altri non notano e posso parlare con lui di aspetti profondi del calcio, capisce le situazioni in modo straordinario". Cristante ieri avrà capito, assieme a Pellegrini, che non sono più prime scelte per l'allenatore giallorosso: entrambi sono entrati solo nel secondo tempo, rispettivamente al 79′ e al 65′.
Se devo morire, sportivamente parlando, vado con i miei: questo avrà pensato Juric, affidandosi alla coppia in mediana formata da Koné e Le Fée, col 20enne Pisilli e il 21enne Baldanzi titolari sulla trequarti alle spalle di Dybala. Due stranieri appena arrivati e ‘immuni' dai venticelli romani, a loro ancora ignoti, assieme a due ragazzi vogliosi di mangiarsi l'erba per scalare posizioni nella rosa.
"Pellegrini e Cristante fuori? Scelte tecniche, ne devo scegliere due e ho scelto Le Fée e Pisilli. Per me sono tutti uguali, pensavo che potessero darmi di più gli altri", ha spiegato il croato nel dopo partita. Quanto al rapporto ricostruito con Mancini, che ha chiesto scusa per quanto avvenuto negli spogliatoi del Franchi domenica scorsa, dicono molto gli abbracci tra i due dopo il gol partita di Dybala e al termina della sfida vinta col Torino.
Il resto è nei numeri, che di solito non mentono: con De Rossi la Roma non aveva mai vinto, ottenendo tre pareggi e una sconfitta nelle prime quattro gare di campionato, con Juric il bilancio è di tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. La classifica piange ancora, col decimo posto a 12 punti dal Napoli capolista, ma chi pensava che Juric avesse mollato e aspettasse solo l'esonero, ha decisamente sbagliato persona.