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Juric e la violenta lite con Vagnati, la confessione del tecnico: “Credevo fosse un muro di gomma”

Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio nel campionato di Serie A 2022-2023 del Torino contro il Monza.
A cura di Vito Lamorte
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Il Torino farà il suo esordio in campionato col Monza e c'è grande attesa per vedere i nuovi acquisti granata all'opera. Alla vigilia della prima uscita nella Serie A 2022-2023, dopo l'ottima prova in Coppa Italia contro il Palermo, Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa del momento suo personale e della squadra: "C'è stata di mezzo la vacanza, poi un ritiro davvero brutto, nel senso che abbiamo avuto pochi giocatori e non era facile lavorare. Eravamo molto concentrati sul lavorare con i giocatori che c'erano, sperando che la squadra si completasse per prepararsi bene".

Il tecnico ex Verona e Genoa si è soffermato anche sulla brutta lite con Vagnati e ha parlato del suo rapporto col DS granata: "Sono contento della reazione di Davide di quel giorno, ho visto uno che vuole reagire e lottare con grinta. Serve questo alla squadra. Sono contento, perché a volte ho avuto la sensazione che fosse un muro di gomma, che passava sopra alle cose. Il rapporto è ottimo, normale".

L'episodio destò parecchio scalpore e finì sulle pagine sportive di tutti i giornali del mondo perché difficilmente si ricorda un episodio così alla luce del sole. Il motivo è riconducibile alle difficoltà sul mercato del club granata ma nessuno aveva mai visto uno scontro così duro e senza filtri finire su tutti i social pochi secondi.

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Juric non è soddisfatto del mercato fatto dalla società e lo ha detto con parole chiare: "La squadra è incompleta proprio a livello numerico e di struttura. Sono contento per i nuovi arrivi, penso che l'andazzo sia come l'anno scorso: giocatori che sulla carta sono ottimi ma hanno fatto fatica negli ultimi anni. Noi ci auguriamo che i vari Radonjic, Vlasic e Miranchuk, che negli ultimi o nell'ultimo anno hanno fatto male, allora qui possano dare gran contributo. Lazaro uguale. Mancano ancora delle cose, il mercato è lungo, ma è certo che i giocatori non siano figurine, ci vuole lavoro. Abbiamo 40 giorni che abbiamo buttato al vento per lavorare al meglio ed essere più pronti".

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