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Jurgen Klopp durissimo, non ha dubbi: “É la manifestazione più insensata del mondo del calcio”

Jurgen Klopp, allenatore del Liverpool, è stato molto duro in conferenza stampa: “È ora di pensare un po’ di più ai giocatori. Mi toccherà chiamare i miei colleghi e pregarli”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oramai tutto ciò che pensa, lo dice. Senza peli sulla lingua, in un modo tutto suo, diretto e ficcante, che apre spesso al confronto. Jurgen Klopp è così, non gli piacciono i compromessi e si vede sia in campo sia fuori senza curarsi se il suo dire sia con la maggioranza o controcorrente. Lo ha espresso ripetutamente sul tema Covid, in una Premier League macinata dal coronavirus e da una serie di contagi che ne stanno pregiudicando il regolare proseguimento, lo aveva espresso acremente in occasione del diverbio con Simeone per la mancata stretta di mano a fine gara. Lo ha ribadito anche ora, in vista dei prossimi impegni.

Si sa da sempre che i calendari del calcio moderno sono oramai completamente invasi da partite che si susseguono ogni 2/3 giorni. Programmazione che obbliga i giocatori a scendere in campo sempre più spesso, allenandosi meno e esponendosi ad una maggiore percentuale di infortuni. Non solo: anche gli allenatori sono costretti a gestire in tutt'altro modo rose e calendari, in un dedalo sempre più fitto che li porta a essere sempre più attori non protagonisti, senza il tempo di preparare le partite come vorrebbero. Con relative polemiche giornaliere.

Campionati, coppe, Europei, Mondiali. Da qualche anno anche la Nations League. L'ultimo sorteggio ha delineato i Gironi che dividono le varie Nazionali per il torneo che varerà la sua terza edizione. L'ultima creazione nata dalla volontà congiunta di Fifa e Uefa per ridurre lo spazio dedicato alle amichevoli, considerate di poco appeal, per dare luogo a sfide reali, con in palio un trofeo e le qualificazioni ai successivi Mondiali. Il tutto, però, inserendo negli ingranaggi del calcio mondiale, ulteriori ruote da far girare senza attriti, dimenticando le richieste e le necessità dei club, costretti a cedere i propri giocatori sotto convocazione.

Klopp festeggia con Firmino il successo sul Newcastle per 3-1: il Liverpool è 2° in Premier a un punto dal City
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Il Liverpool di Klopp è infarcito di Nazionali e dovrà fare di necessità virtù nel momento in cui ogni commissario tecnico sceglierà di chiarare i giocatori ritenuti maggiormente utili alla causa. "Nessuna polemica con i ct" ha sottolineato il tecnico tedesco dei reds, che è entrato a gamba tesa davanti al nuovo torneo. "Anche loro saranno posti sotto pressione. Io dovrò comunque prendere il telefono e chiamarli a uno a uno. Dovrò chiedere loro se sarà possibile risparmiare i miri ragazzi da tutto questo".

Un problema non da poco, vedendo il programma della Nations League e ben conoscendo gli appuntamenti dei vari club. Con l'aggiunta che i convocati non giocheranno amichevoli ma gare che varranno sempre tantissimo, con enormi dispendi psicofisici che ricadranno obbligatoriamente sui club che dovranno far fronte anche al rischio infortuni. La pausa per le Nazionali, ha sottolineato Klopp nell'ultima conferenza stampa, non è una pausa per i calciatori: "È ora di pensare un po' di più ai giocatori. Adesso inizieranno a ripartire in giro per l'Europa per giocare la Nations League. La manifestazione più insensata del mondo del calcio moderno". Klopp dixit.

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