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JP Morgan è stata declassata da Standard Ethics a causa della Superlega

JP Morgan è stata declassata dalla Standard Ethics, ovvero l’agenzia di rating con sede a Londra, perché giudica sia gli orientamenti mostrati dalle società di calcio coinvolte nel progetto, sia quelli della banca statunitense, in contrasto con tutte le migliori pratiche di sostenibilità. Nella nota ufficiale, anche un riferimento ai capi di Governo che si sono espressi a sfavore dell’iniziativa di finanziare la Superlega.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il caos che si è generato in Europa e nel mondo dopo la nascita della Superlega, ha creato problemi a tutto il sistema del calcio europeo. A pagarne le conseguenze, oltre ai 12 club che inizialmente ne avevano preso parte, anche la JPMorgan, una delle istituzioni finanziarie più antiche e grandi del mondo che avrebbe dovuto sostenere economicamente il progetto con ben 3,5 miliardi. La Standard Ethics, ovvero l'agenzia di rating che ha sede a Londra, giudica sia gli orientamenti mostrati dalle società di calcio coinvolte nel progetto, sia quelli della banca statunitense, in contrasto con tutte le migliori pratiche di sostenibilità. In una nota riportata tramite il proprio sito ufficiale, Standard Ethics ha dunque declassato JPMorgan:

"I principali stakeholder del sistema calcio europeo, rappresentati anche dalle federazioni che riuniscono club europei di diverse dimensioni – si legge nel comunicato – si sono espressi fermamente contrari al progetto perché ritengono che possa portare a gravi effetti negativi". La Standard fa riferimento anche alle parole espresse dai vari capi di Governo: "La stessa opposizione è stata espressa da alcuni dei maggiori decisori politici nazionali, come il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente francese Emmanuel Macron e il Presidente del Consiglio Mario Draghi – continua il la nota – Vengono a mancare tutti i principi di sostenibilità come i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport".

La lunga notte che ha contrassegnato la rottura totale tra i club inglesi e i promotori principali del progetto come Florentino Perez e Andrea Agnelli, ha avuto forti contraccolpi dal punto di vista economico. Oltre alla JPMorgan che si è trovata spalle al muro dopo essersi esposta in maniera netta, anche Juventus e Manchester United hanno poi dovuto fare i conti con gli indici di Borsa che hanno visto il proprio titolo in netta picchiata e in crollo netto nell'apertura di oggi. Addirittura -11% per i bianconeri.

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