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Superlega europea di calcio

JP Morgan ritira il suo sostegno economico alla Superlega: “Giudicato male l’impatto sul calcio”

La JPMorgan prende le distanze dalla Superlega. Pochi minuti fa la banca d’affari americana ha rettificato la sua posizione sul nuovo progetto europeo ammettendo di aver “valutato male” l’impatto del progetto della Super League Europea sulla comunità calcistica e ritira il sostegno economico alla nuova competizione.
A cura di Vito Lamorte
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“Abbiamo chiaramente giudicato male il modo in cui questo accordo sarebbe stato visto dalla comunità del calcio e il modo in cui l’avrebbe interessata in futuro. Impareremo da questo”. Questa è la dichiarazione che JP Morgan ha rilasciato all'agenzia Reuters per prendere le distanze dal progetto Superlega. La banca d’affari americana, principale finanziatrice della competizione con un finanziamento da 3,5 miliardi di euro, ha ammesso di aver "valutato male" l'impatto della Super League Europea sulla comunità del calcio e ha fatto un passo indietro. Continuano i problemi per la neonata competizione che nelle scorse ore, in rapida successione, Florentino Perez ha definito in "stand-by", Andrea Agnelli ha ribadito la sua "validità" e per Joan Laporta "è necessaria".

Dopo l'annuncio notturno tra domenica e lunedì erano iniziati i primi scricchiolii durante il congresso della UEFA e dopo i "Big Six" della Premier League, appena 48 ore dopo aver formato la metà dei membri fondatori della nuova competizione, è iniziata la ritirata che ha coinvolto prima le squadre italiane e poi anche l'Atletico Madrid. Sebbene Real Madrid e Barcellona non sono piegate alle pressioni, il nuovo progetto è stato sospeso. Le parole di P Morgan sono un duro colpo alle speranze delle big della Liga di organizzare la competizione entro la fine dell'anno, anche perché la banca americana ha confermato che ritirerà il suo sostegno alla Super League.

La dichiarazione è arrivato solo un paio di giorni dopo che la Standard Ethics aveva declassato il rating di credibilità della banca di investimento da "adeguato" a "non conforme": l'agenzia inglese ha giudicato negativamente sia gli orientamenti mostrati dalle società calcistiche coinvolte nel progetto sia quelli della banca statunitense.

Secondo quanto riferito nei giorni scorsi, JP Morgan aveva impegnato 3,25 miliardi di euro per il piano ESL, principalmente per un pagamento compreso tra 200 e 300 milioni di euro a ciascuna squadra, ma da pochi minuti tutto questo è già passato.

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