Joya con classe e gol in volo di Ronaldo, la Juve batte la Samp 2-1 e stacca l’Inter
Il successo della Juventus, che a Marassi piega la Sampdoria 2-1 e stacca (per adesso) l'Inter in vetta alla classifica, è scandito dalla qualità dei suoi campioni. Un tiro al volo di destro, un colpo di testa e un paio di traversoni al bacio rendono vana anche la generosità di un avversario che prova a reagire con la forza dei nervi e della volontà al maggior tasso tecnico dei bianconeri. La perla di Dybala, CR7 in versione air-Ronaldo, Alex Sandro croce e delizia. Una sbavatura di rimmel quell'errore commesso dal brasiliano in occasione del momentaneo pareggio dei liguri ma è solo un episodio che cancellerà usando l'effetto speciale del sinistro magico. "Non fa male", avrebbe urlato Rocky dentro di sé ma il finale sul ring è un altro. E quando suona il gong ai blucerchiati può andare solo l'onore delle armi.
Il gol della Juventus è un ricamo di Joya e di classe
Talento. Grande tecnica. Coraggio e fiducia. Pura Joya della Juventus contro la Sampdoria. Avviso ai naviganti: chiunque culli sogni di gloria deve imparare a cavalcare la cresta dell'onda. Tra sbuffi e spruzzi si staglia la sagoma di Paulo Dybala, fa surf nella difesa dei liguri e strappa applausi per le sue evoluzioni. Concede un lampo di classe e squarcia la serata di Marassi con una rete bellissima. Un tiro al volo di collo destro si trasforma in un colpo d'alta scuola, la palla rotola in rete con effetto palla di biliardo sul prato del Ferraris. C'è tutto nella prodezza balistica dell'argentino: coordinazione, capacità di leggere l'azione, tenere la posizione, sentire nell'aria che quello è il momento giusto e completare l'opera con il tocco finale, pennellata d'autore.
Cinque gol in 15 presenze, miglior marcatore in trasferta per i bianconeri
Cinque gol in 15 presenze, quanti ne fece in 30 match nella scorsa stagione: ha già eguagliato se stesso ma quello era un altro calciatore. Allora faceva fatica a trovare spazio nel modello tattico pensato da Allegri e veniva sacrificato sull'altare dell'equilibrio che mescolava il pragmatismo di Mandzukic al Pipita, il ‘nove coi piedi da dieci'. Perfetti per integrarsi con Cristiano Ronaldo. Oggi può camminare a testa alta e mostra in petto (anche) i gradi di miglior marcatore in trasferta (4 delle 5 reti realizzate finora). Con l'arrivo di Sarri nel gioco dei bianconeri le gerarchie sono cambiate e con esse anche i piani della società: croato ‘esiliato' nell'attesa di essere ceduto a gennaio al miglior offerente, sudamericano incastonato come una perla nella nuova dimensione: dinamismo, imprevedibilità, soluzioni offensive esaltano il tridente pazzesco che il tecnico ripropone anche al Ferraris.
Leggerezza in difesa, la Samp trova la rete del pareggio
"L'affronteremo senza paura", aveva detto Claudio Ranieri alla vigilia del match. E così è stato perché il gol del vantaggio della Juventus non basta ancora per mandare ko la Samp. Dybala e Higuain sfiorano il raddoppio, CR7 mette lo zampino in un altro paio di azioni pericolose e nel momento più difficile – quando i bianconeri sembrano prendere il sopravvento – i blucerchiati rialzano la testa e trovano la rete del pareggio: tutto nasce da un pallone perso da Alex Sandro al limite dell'area, Caprari (poi espulso nel finale) ringrazia e batte Buffon alla 647sima presenza in A (raggiunto Paolo Maldini).
CR7 in volo: stacco imperioso, 69° gol di testa e doppia cifra
Dieci gol in campionato, stacco impressionante siglare il raddoppio (2-1) e dato statistico che si aggiorna: sono 69 le reti trasformate di testa, almeno 9 più di qualsiasi altro giocatore nel periodo. Con quella segnata alla fine del primo tempo, Cristiano Ronaldo va in doppia cifra di reti per il 14simo campionato consecutivo. Nessuno ha fatto meglio di lui. O meglio, qualcuno c'è nei nei top 5 tornei d'Europa ed è un vecchio nemico: dal 1998-1999 a oggi solo Lionel Messi ci è riuscito.
A propiziare il gol del portoghese è stato ancora una volta Alex Sandro: dopo aver calibrato il cross e l'assist per Dybala, piazza sulla testa dell'ex Real una palla da spingere solo in porta. CR7 si libra nell'aria a quota 2.56 metri (staccando di 71 cm da terra) e insacca in sospensione. Atterra e poi fa una giravolta mentre la porzione bianconera di stadio ne scandisce l'esultanza con il tradizionale "siiiiiiii", quel sibilo che schianta la Sampdoria ed echeggia nella serata di Marassi.
Il tabellino di Sampdoria-Juventus 1-2
- SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Murillo, Ferrari, Colley, Murru (30’ s.t. Augello); Depaoli (5’ s.t. Leris), Thorsby, Linetty, Jankto (16’ s.t. Gabbiadini); Ramirez, Caprari. All. Ranieri.
- JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Danilo, Bonucci, Demiral, Alex Sandro (37’ s.t. De Sciglio); Rabiot, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi; Dybala (32’ s.t. Douglas Costa), Higuain (24’ s.t. Ramsey), Ronaldo. All. Sarri.
- ARBITRO: Gianluca Rocchi della sezione di Firenze
- RETI: 19’ p.t. Dybala (J), 36’ p.t. Caprari (S), 45’ p.t. Ronaldo (J).
- NOTE: ammoniti 43’ p.t. Jankto (S), 14′ s.t. Pjanic (J), 16’ s.t. Murillo (S), 31’ s.t., 46’ s.t. Caprari (S), 31’ s.t. Demiral (J). Espulso: 46’ s.t. Caprari (S).