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Jovic salva il Milan a Salerno: 2-2 nel recupero ma è un punto che fa male

L’attaccante serbo è il jolly che aiuta i rossoneri a evitare una sconfitta durissima: diavolo in vantaggio, si fa raggiungere e ribaltare dal gol di Candreva. Poi arriva il guizzo nel finale ma la sequenza di acciacchi muscolari è tremenda.
A cura di Maurizio De Santis
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Jovic, il classico jolly che peschi dal mazzo e ti cambia la mano. Al Milan ha salvato la pelle, siglando il 2-2 contro la Salernitana quando tutto sembrava perso. Un guizzo dell'attaccante serbo regala un punto che vale oro per come s'erano messe le cose, per la piega che aveva preso la partita a causa dei soliti, tremendi infortuni. Un punto che fa male.

Kajer esce a scopo precauzionale per una pallonata che gli provoca un capogiro. Tomori, autore del momentaneo vantaggio, si fa male nella ripresa proprio quando la Salernitana ribalta il risultato con Candreva: da 0-1 per il Milan a 2-1 per i granata. La quasi sconfitta dei rossoneri all'Arechi rischia di assumere le proporzioni della disfatta per la sequenza di acciacchi muscolari.

E se perfino Maignan incappa in una serata strana (sul raddoppio dei campani ha pesanti responsabilità), oltre a Leao che s'accende a intermittenza come lucina sull'albero di Natale (ma non fa scena né colore), allora ci sta tutto soffrire le pene dell'inferno contro un avversario che dal punto di vista motivazionale ha dato tutto quel che aveva compensando anche la differenza di valori e di classifica. Poi c'è Costil, estremo difensore dei campani, che è in vena di miracoli: alza un muro e nella ripresa si rende protagonista di due interventi provvidenziali ravvicinati su Jovic.

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La squadra di Inzaghi conta 9 punti, è ancora ultima e sono una voragine rispetto a Cagliari e Udinese. Con la mezza battuta d'arresto a Salerno il Milan ammaina (quasi) del tutto ogni velleità di inserirsi nel duello tra Inter e Juventus per lo scudetto. È parola tabù per il ‘diavolo' he adesso deve guardarsi le spalle, sperare che là dietro Bologna, Roma e Napoli non alzino troppo la testa. La Fiorentina lo ha già fatto e ora è a -3. La zona Champions è un gorgo nel quale i rossoneri rischiano di essere risucchiati.

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