Josè Mourinho svela il tatuaggio del mistero e fa felici quattro club: “Posso averlo solamente io”
Empatia. Una parola che per José Mourinho è sempre stata fondamentale durante tutto il corso della sua carriera da allenatore. Il tecnico portoghese è riuscito sempre a ricrearla con i giocatori, i dirigenti e i tifosi delle squadre che ha seguito e, spesso, portato alla vittoria. E l'empatia è stato il filo conduttore anche per l'ultima decisione fatta dallo Special One, per segnarsi per sempre sulla pelle un tatuaggio unico, che nessun altro al mondo può vantare.
Da qualche giorno era cresciuta l'attesa e la curiosità attorno al tecnico della Roma che aveva postato sui social un video particolare, che anticipava la decisione di essersi fatto un tattoo. Argomento? Il calcio, ovviamente, con un occhio particolare alla Roma, con cui ha alzato al trofeo la Conference League. Da quel momento, in Capitale, è nato il tam-tam su quale disegno o scritta il portoghese si fosse fatto, vertendo su ipotesi a tinte giallorosse, tra immagini di Mou che festeggia con i tifosi della Roma, alla classica scritta del giorno del successo contro il Feyenoord. Nulla di tutto ciò, ma qualcosa di più: perché Mourinho con un solo tatuaggio ha fatto felici le tifoserie di ben quattro società.
Porto, Chelsea, Inter, Manchester United e Roma. Da oggi, oltre ad essere legate tutte e quattro ad aver avuto Josè Mourinho in panchina, i club saranno per sempre legati allo Special One dal suo nuovo tatuaggio. Sulla spalla destra, il portoghese si è fatto ritratte i tre trofei europei, Europa League, Champions League e Conference League, dentro i quali ha fatto porre i colori delle società con cui ha conquistato le Coppe. Per la prima il biancoblu del Porto e il biancorosso del Manchester, sulla seconda il biancoblu del Porto e il nerazzurro dell'Inter, sulla terza il giallorosso della Roma.
"Ho pensato a qualcosa di speciale" ha poi raccontato su Instagram postando il disegno da cui ha tratto ispirazione, cambiando "qualche dettaglio". "Volevo qualcosa che avrebbe onorato tutti i club con cui ho vinto competizioni europee, ma allo stesso tempo volevo un tatuaggio unico perché, finora, sono l’unico che può averlo". Anche perché al momento, nessun altro può sfoggiare la Conference League, alla sua prima edizione. "Questo, dunque, è il mio tatuaggio e a ispirarlo è stata la gioia della gente di Roma"