Il fallo su Saka fa discutere, Mourinho: “Quello che ha fatto Chiellini dimostra tutto”
Il fallo tattico commesso da Giorgio Chiellini su Bukayo Saka ha fatto gridare allo scandalo gli inglesi. A tal punto che molti hanno avviato una petizione clamorosa perché la finale tra l'Italia e l'Inghilterra si rigiochi per quell'episodio avvenuto nel finale, quando al 96° il difensore della Nazionale ha fermato l'avversario con uno strattone vigoroso. Lo ha afferrato per il colletto della maglia e lo ha messo a sedere, impedendogli di scattare in contropiede. L'arbitro, Björn Kuipers, ha estratto il cartellino giallo tra i fischi dei tifosi di Wembley che avrebbero gradito un altro colore… il rosso.
José Mourinho è una voce fuori dal coro. Il neo allenatore della Roma (ex Tottenham, Manchester United e Chelsea) va controcorrente e mette il dito nella piaga. "Quello che ha fatto Chiellini dimostra tutto", dice nell'intervista a TalkSport introducendo così l'argomento sulla solidità difensiva dell'Italia che s'è rivelata decisiva per la conquista del trofeo. "Ha commesso il suo unico errore della partita – le parole dello special one – quando ha sbagliato il tempo dell'intervento. A Saka sembrava che stesse dicendo: Dove vai, resta qui con me… la maglia è mia e non mi scappi".
Il gesto di Chiellini non è stato frutto solo della disperazione né un fallo di frustrazione. Ma un rischio calcolato: sapeva che il direttore di gara lo avrebbe ammonito, sapeva anche che in quel momento così delicato della partita doveva assolutamente fermare la ripartenza dell'avversario. E lo ha fatto. Che fosse con le buone o con le cattive maniere non gli importava. "Quando commette quel fallo, Chiellini sa cosa sta facendo. È un grande difensore e un ragazzo molto intelligente – aggiunge Mourinho -. Lui e Bonucci sono molto forti. Quando ho affrontato la Juventus con il Manchester United mi sono detto: Questi due ragazzi dovrebbero andare all'Università dello Sport e tenere lezioni su come si gioca da difensore centrale".
A corredo della vittoria degli Azzurri, Campioni d'Europa ai calci di rigore (Donnarumma è stato decisivo con le sue prodezze ed eletto miglior calciatore del torneo), c'è anche questa polemica a tenere viva la grande delusione di un popolo che era già pronto a festeggiare. "It's coming home", urlavano. Alla fine "it's coming Rome" è divenuto lo sfotto' più usato, a cominciare da Bonucci che lo ha gridato in diretta TV, davanti alle telecamere.