Josè Mourinho distribuisce cibo coltivato nel ‘Kitchen Garden’
Josè Mourinho ha confermato coi fatti ciò che si era annunciato nei giorni scorsi: per un giorno si è trasformato in un distributore di frutta e verdura e di beni di prima necessità per le persone più bisognose. Ha utilizzato il giardino privato degli Spurs, il ‘Kitchen Garden' che durante la stagione serve per dare da mangiare ai calciatori prodotti di prima qualità a chilometro zero. Era stata una promessa dello Special One, non nuovo di queste iniziative, e da oggi è diventata realtà.
Grembiule bianco, mascherina d'ordinanza, guanti da lavoro, cassette di frutta e verdura: lo Special One si trasforma e diventa una persona ‘normale' svestendosi dai panni di super allenatore plurivittorioso ovunque sia andato, e ha dato una mano ai poveri nel nord di Londra.
La ‘seconda volta' di Mourinho
Non è di certo la prima volta che Mourinho si mostra solidale con le persone in una Inghilterra devastata dal virus. Già in passato si era dato da fare per consegnare cibo alle persone anziane che non potevano uscire di casa e adesso ha così espiato una delle sue ultime colpe, quella di aver infranto il lockdown scendendo al parco per allenare alcuni suoi giocatori. Croce e delizia, umiltà e alterigia, miscelate in una unica persona che sa come redimersi e farsi amare.
Tutto il Tottenham in prima linea nella lotta al virus
Dopotutto, non solo Mourinho ma anche tutto il Tottenham è in prima linea alla battaglia contro il coronavirus. Il nuovo stadio degli Spurs è stato trasformato in un avamposto medico che permette test e tamponi e un presidio sanitario per tutti gli affetti da Covid-19. Il tutto mentre la squadra sta tornando piano piano alla normalità con gli allenamenti che sono il primo passo verso la ripartenza della stagione.
La situazione del calcio inglese
Infatti, in Premier, si respira aria di ritorno al campionato. Non in tempi brevi ma comunque verso la normalità. Come in Bundesliga dove a ore si dovrebbe ricevere il via libera del Governo e al contrario della Francia che ha già archiviato la Ligue 1 decidendo che ogni attività, anche quella sportiva, ripartirà da agosto, un termine troppo in là per poter garantire la conclusione in tempi utili.
