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Jorginho ossessionato, la perfezione ha un segreto: “Stai andando verso il difensore, vedi?”

Non si arriva ad essere campioni d’Europa col proprio club e con la propria Nazionale per caso, né ad essere candidati al Pallone d’Oro perché si è assistiti dalla fortuna. Dietro l’inarrestabile ascesa di Jorginho c’è l’ossessione maniacale per il suo lavoro, come dimostra quanto accaduto sull’aereo di ritorno a Coverciano dell’Italia.
A cura di Paolo Fiorenza
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Campione d'Europa col Chelsea e con la Nazionale italiana, a 29 anni Jorginho è stella riconosciuta del calcio mondiale, al punto da essere uno dei candidati più accreditati per la vittoria nel Pallone d'Oro, assieme al compagno in azzurro Donnarumma e all'immortale Messi. Una crescita esponenziale quella dell'italo-brasiliano, passando da Napoli a Londra fino alla consacrazione degli Europei appena conclusisi a Wembley.

Niente succede mai per caso: dietro la prepotente affermazione di Jorginho c'è l'ossessione maniacale per il proprio lavoro. Un'ossessione che per un ruolo eminentemente tattico come quello ricoperto dal giocatore dei Blues nel cuore del centrocampo si traduce nel vedere e rivedere fino allo sfinimento le proprie partite giocate. Quanto Jorginho sia dedito al miglioramento continuo, lo mostra la scena girata durante il volo di ritorno da Monaco a Coverciano, nella notte successiva alla vittoria ai supplementari sull'Austria.

I giocatori di Mancini salgono sull'aereo e sono tutti desiderosi di rilassarsi, tutti tranne uno: Jorginho apre il suo portatile e si mette e rivedere l'intera partita giocata poco prima a Wembley, con tanto di consigli dati ai compagni: "Stai andando verso il difensore, vedi? Fermati qua, chi lo prende?". Il pilastro della mediana azzurra spiega poi ai microfoni Rai: "Rivedo sempre ogni partita che gioco, subito dopo a riguardarla, per vedere cosa si può migliorare, personalmente ed anche come squadra. Contro l'Austria abbiamo sbagliato qualcosa, le pressioni, abbiamo lasciato un po' di spazio tra le linee, a volte il campo si è aperto un po' troppo".

Parole non solo di un candidato Pallone d'Oro, ma con tutta probabilità di un futuro allenatore. Ed anche lì è facile prevedere che Jorginho non sarà uno dei tanti.

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