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Jorginho campione d’Europa con il Chelsea: “Ho vinto la Champions, è incredibile”

Il centrocampista della Nazionale è stato uno dei grandi protagonisti della finale di Champions tra Chelsea e Manchester City. Dopo aver sollevato il trofeo in un’intervista in TV ha garantito il massimo impegno con l’Italia per gli Europei ma soprattutto ha detto che non gli sembra vero aver vinto la Champions: “Questa è un’emozione indescrivibile”.
A cura di Alessio Morra
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Il Chelsea ha vinto la Champions League per la seconda volta. Nel 2012 in panchina c'era un allenatore italiano, Roberto Di Matteo, questa volta in rosa due italiani: Emerson Palmieri e Jorginho, uno dei titolarissimi di Tuchel e della Nazionale di Mancini. L'ex calciatore del Napoli è diventato uno dei centrocampisti più forti al mondo. Con il Chelsea si è abituato a giocare delle finali e a Oporto ha festeggiato il trionfo più importante della sua carriera.

Dopo aver sollevato al cielo la coppa l'italo-brasiliano si è presentato ai microfoni di Sky. Jorginho era commosso, aveva gli occhi lucidi, era felicissimo e dopo aver chiacchierato al telefono con madre e sorella, presenti in tribuna a Oporto, ha detto con chiarezza e tanta semplicità che quasi non gli sembra vero aver vinto la Champions:

Devo tutto ai miei genitori, il calcio ti fa vivere delle emozioni incredibili. Non ci sono parole per descrivere questo. Se penso a quanto è difficile il percorso, alla coppa, al Manchester City che ci ha messo in difficoltà. Questa è un'emozione indescrivibile. Adesso ci sono ancora tante emozioni da vivere. Questo è stato un passo importante della sua carriera. Bisogna lavorare ancora di più. Vogliamo vincere e vogliamo festeggiare. Alla Nazionale voglio portare la mia energia positiva.

10 anni fa era in Seconda Divisione

Jorginho ora festeggerà con tutti i crismi e poi raggiungerà il ritiro della Nazionale di Mancini con cui disputerà gli Europei. Ma intanto il centrocampista, che a dicembre compirà trent'anni, sicuramente ha pensato al cammino fatto che è stato molto complicato. Quando aveva 17 anni voleva smettere, ma la sua famiglia lo ha spronato, la crescita è stata lenta, dieci anni fa giocava nella Quarta Serie italiana poi Verona e Napoli, dove ha spiccato il volo, e oggi con il Chelsea festeggia la Champions.

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