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John Terry è ancora terrorizzato da Mourinho dopo anni: “L’altra sera ha squillato il telefono…”

L’ex capitano del Chelsea John Terry ha raccontato cosa è successo a casa sua qualche sera fa quando il suo vecchio allenatore José Mourinho lo ha chiamato su FaceTime: la moglie lo ha visto in grande difficoltà…
A cura di Paolo Fiorenza
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John Terry è stato una leggenda al Chelsea, dove ha vinto tanti titoli – tra cui cinque Premier, una Champions e una Europa League – durante una militanza durata ben 17 anni. Alcune di queste stagioni trionfali il difensore inglese le ha vissute da capitano con José Mourinho: tre dei titoli nazionali sono stati messi in bacheca nei due periodi in cui il tecnico portoghese ha avuto il suo ufficio a Stamford Bridge (2004-07 e 2013-15). In quegli anni il rapporto tra i due è diventato strettissimo, sia in campo che fuori, ed è tuttora tale. Così come è intatta la sensazione di timore che incute tuttora lo Special One in Terry, come dimostra un episodio accaduto qualche sera fa e raccontato dall'attuale coach dell'Academy del Chelsea.

Intervenuto al podcast ‘Up Front With Simon Jordan', Terry ha parlato della sua ammirazione per Mourinho, ammettendo che è ancora nervoso quando parla con il suo ex allenatore. Quando gli è stato chiesto di spiegare perché aveva detto di essere stato "pietrificato" dal portoghese durante la sua carriera da giocatore, il 43enne londinese ha risposto: "Lasciami spiegare. Mourinho mi ha chiamato su FaceTime l'altra sera. Il telefono ha iniziato a squillare e io ero lì, a sistemare i cuscini. E mia moglie mi ha detto: ‘Cosa stai facendo?'. Io le ho risposto: ‘Il mister mi sta chiamando!'. E me la stavo facendo sotto. Ancora oggi, mi rende così nervoso".

"Avrei fatto assolutamente tutto per quell'uomo – ha continuato Terry, parlando del 61enne di Setubal – Ho così tanto rispetto per lui, per quello che ha fatto per me individualmente e per noi come squadra. Lo adoro assolutamente". Opinione condivisa da molti dei calciatori che hanno giocato per lo Special One, chiedere in primis a quelli dell'Inter del Triplete, anche loro tuttora in contatto con lui. Forse non si è lasciato esattamente allo stesso modo con i giocatori della Roma dopo il doloroso esonero dello scorso gennaio, ma anche nella capitale parlano per lui i risultati raggiunti nei due anni e mezzo in giallorosso, con la Conference messa in bacheca e la finale di Europa League persa lo scorso anno ai rigori.

Non c'è nessun anno sabbatico in vista per Mou, lui ha detto chiaro e tondo che vuole rientrare subito in pista: fosse per i tifosi del Chelsea, lo riporterebbero a spalla a Londra. "Il modo in cui analizzava tatticamente gli avversari era a un livello che ancora oggi non vedo, è un genio assoluto – ha detto ancora di lui Terry – Conosceva i nomi di tutti gli arbitri, le istruzioni che gli avversari davano sulla nostra squadra, tutto.  E ci ha fatto sentire davvero speciali".

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