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John Elkann: “Decennio Juve fantastico, ora abbiamo una squadra che si sta ringiovanendo”

Il numero uno di Exor, John Elkann, ha lenito la cocente delusione della Juventus per l’eliminazione dalla Champions sottolineando quanto fatto dal club negli ultimi dieci anni: “Abbiamo conquistato nove scudetti di fila, che hanno battuto quei cinque scudetti di fila che mio nonno ricordava da bambino”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'eliminazione dalla Champions League è stata fragorosa. Per il secondo anno consecutivo, la Juventus esce dagli ottavi di finale. Il tonfo è stato clamoroso, le ambizioni sono andate in mille pezzi. Dopo il Lione è stato il Porto – ancora una avversario di calibro inferiore rispetto ai bianconeri – a rispedire a casa i bianconeri. Venticinque anni fa l'ultimo trionfo nella serata magica dello stadio Olimpico di Roma, martedì scorso la notte s'è rivelata un incubo a occhi aperti.

Non sono bastate nemmeno due rivoluzioni nel giro di un paio di anni: il deragliamento ai quarti contro l'Ajax provocò il licenziamento di Massimiliano Allegri (accusato di proporre un gioco vecchio, compassato e preda della freschezza dei ‘lancieri') e l'ingaggio di Maurizio Sarri; ad agosto fu l'ex tecnico del Napoli a essere esonerato. La ‘vecchia signora' cercava bellezza ma quell'operazione fu solo un lifting riuscito male. E arrivò Andrea Pirlo, un debuttante assoluto in panchina (mai aveva allenato fino allora). Una scelta e una scommessa dettate anche dalla pandemia e dalla necesità di rischiare qualcosa sotto questo profilo per alleggerire i conti e dare impulso all'azione di rinnovamento così da porre le basi per un nuovo ciclo.

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A cento anni dalla nascita del nonno Giovanni Agnelli (che ha fatto la storia della Juventus e quella imprenditoriale in Italia), John Elkann ha provato a lenire la cocente delusione rimediata in coppa con il balsamo delle vittorie e di ciò che ha fatto la Juventus in un decennio.  Lo ha fatto in un'intervista alla Rai.

Siamo molto fortunati come generazione, con 9 scudetti di fila, che hanno battuto quei cinque scudetti di fila che mio nonno ricordava da bambin – ha ammesso il numero uno di Exor -. Quanto ottenuto in questo decennio è straordinario.

Peccato non sia bastato Cristiano Ronaldo per riuscire finalmente a tornare sul gradi più alto del podio, alzando le braccia e la Champions verso il cielo come nel 1996, dopo aver battuto in finale l'Ajax. Era la Juventus di Marcello Lippi poi divenuto commissario tecnico della Nazionale con la quale nel 2006 avrebbe vinto il Mondiale a Berlino. Le pecche evidenziate anche in campionato dove la Juve è a -10 dall'Inter? Avere una rosa ringiovanita alla quale va dato il tempo per crescere.

Abbiamo una squadra che si sta ringiovanendo e come sappiamo bene quando uno vuole costruire il futuro deve puntare sui giovani, e questo comporta aggiustamenti.

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