Joey Barton accusa un suo giocatore di aver boicottato la squadra: “Ci ha sabotato dall’interno”
Tutti gli appassionati di calcio inglese conoscono e ricordano Joey Barton, uno dei calciatori più controversi della storia del football d'Oltremanica per il suo temperamento e per i tanti gesti violenti che lo hanno portato a subire numerose squalifiche durante la sua carriera. Ora l'ex centrocampista, che ha vestito anche le maglie di club come Manchester City, Newcastle, QPR e Olympique Marsiglia, è l'allenatore dei Bristol Rovers in League One e nelle ultime ore si è fatto notare per una gravissima accusa che ha lanciato ad un giocatore della sua squadra.
Secondo Barton questo calciatore avrebbe boicottato il rendimento di tutto il team con il suo comportamento e così l'ha accusato di ‘sabotaggio dall'interno'.
Luke Thomas aveva un problema al tendine ma ha deciso di giocare lo stesso la partita che il Bristol Rovers ha perse 2-0 contro il Peterborough United. Dopo questa sconfitta Joey Barton, ha elogiato tutti i suoi giocatori tranne Thomas affermando che è "idiota" e lo ha accusato di "non avere la capacità di giocare e prendere decisioni giuste sotto pressione": "Un giovane idiota, non posso nemmeno chiamarlo uomo, ha costretto la squadra ai suoi standard e ci siamo ritrovati sotto 2-0 con una montagna da scalare".
L'ex ‘bad boy ‘del calcio inglese ha proseguito la sua invettiva dicendo: "Dobbiamo sradicare completamente questi individui deboli e dalla mente debole che sono attualmente all'interno della nostra squadra. Non abbiamo avuto quel briciolo di fortuna e Luke ci ha sabotato dall'interno con la sua decisione idiota… La cosa più frustrante per me è che a causa di una decisione idiota ci siamo ritrovati sotto 2-0".
In pratica, secondo Barton, il calciatore avrebbe celato la sua difficoltà fisica e la squadra avrebbe sofferto la sua presenza in campo.
Il Bristol Rovers ha sette punti e occupano il 14° posto nella classifica della League One.
Qualche tempo fa Barton raccontò a a Men's Health il periodo che passò in carcere dopo che venne condannato a quattro mesi di carcere in seguito al litigio col compagno di squadra Ousmane Dabo, a cui causò il distacco della retina: "Oh, sì, certo che ero spaventato. Cammini per il cortile e la gente dalle finestre ti urla ‘ti accoltello, ti ficco un pugnale nel c**o. Voglio dire, è un po' diverso rispetto quando sei in campo e ci sono i tifosi avversari che ti urlano ‘sei una m***a'. Poi nella tua testa cominci a rivedere tutte le scene dei film americani e pensi a tutte le cose assurde che potrebbero accaderti. Ma alla fine, le persone sono tutte uguali".