Joaquin cambia vita: l’ex calciatore diventerà torero: “Ogni giorno amo sempre più la corrida”

Dalle parole ai fatti. Quasi quattro anni fa, quando il mondo pian piano usciva dal lockdown, Joaquin, che faceva ancora il calciatore, in un'intervista disse: "Quando mi ritirerò andrò a fare il torero". Sembrava una frase quasi buttata a caso, forse una battuta. E invece Joaquin era serissimo e nel mese di agosto farà il suo debutto nell'arena. Le immagini che si vedono online dei suoi allenamenti sono incredibili. Ha talento, pare, anche come torero.
Joaquin è stato un calciatore di alto livello e soprattutto molto longevo, si è ritirato pochi mesi fa a 42 anni. Senza scomodare Hemingway, che in ‘Per chi suona la campana' comunque diede il nome di Joaquin a uno dei suoi personaggi, si può comunque dire che la scelta dell'ex calciatore di Betis e Fiorentina è da romanzo. La passione per la corrida l'ha sempre avuta e tra qualche mese sarà al centro dell'arena a destreggiarsi a El Puerto de Santa Maria, la cittadina dell'Andalusia dove è nato, in un Festival amatoriale. La notizia l'ha data ABC Sevillaz.

Secondo i media spagnoli si starebbe preparando degnamente, e tutti i giorni starebbe effettuando degli allenamenti per l'evento del 4 agosto. Joaquin, che ha avuto una carriera lunghissima – ha esordito nel 2000 e si è ritirato nel 2023 – ha lasciato il calcio giocato, ma non il suo mondo. Infatti, è membro del consiglio di amministrazione del Betis ed è ancora a stretto contatto con i giocatori, inoltre lavora anche nel mondo della televisione. Ora vuole aggiungere la carriera da torero alle sue attività: "Ogni giorno mi innamoro sempre di più della corrida".
Lo farà ben sapendo che anche in Spagna le polemiche sono sempre all'ordine del giorno, ci sono regioni che le hanno già abolite, altre che lo hanno fatto (come la Catalogna) ma dopo una sentenza sono dovute tornare indietro. Ma Joaquin, come faceva da calciatore, tira dritto e proverà a dribblare anche i tori.

La carriera di Joaquin. Nato nel 1981, nel 2000 esordisce con il Betis, sei anni dopo è al Valencia, la sua carriera sembra pronta a esplodere e invece resta a metà. Esce dal giro della nazionale nel momento migliore della Spagna, non vince nulla con la Roja, passa al Malaga e poi la Fiorentina prima di tornare al Betis e a Siviglia ha vinto due volte la Coppa del Re, a distanza di diciassette anni.