Joao Pedro riacciuffa un ottimo Spezia: a Cagliari finisce 2-2
Un ottimo Spezia ha strappato un pareggio prezioso sul campo del Cagliari. La squadra del neo-allenatore Thiago Motta due volte in vantaggio con Gyasi e Bastoni, è stata raggiunta nella ripresa da una doppietta di Joao Pedro. Idee chiare per la formazione ligure, mentre c'è da lavorare in casa sarda anche perché la sensazione è che il mercato possa regalare ancora dei colpi di scena.
Lo Spezia si è presentato all'Unipol Domus con 16 giocatori disponibili. Nonostante tutto l'approccio della squadra ligure è stato di grande spessore: Gyasi dopo appena 7′ con un bel tiro preciso ha battuto Cragno, finalizzando un bel duetto con Verde. Grande soddisfazione per il nuovo mister Thiago Motta che però con il passare dei minuti ha dovuto fare i conti con il ritorno dei padroni di casa. La squadra di Semplici ha aumentato i giri e sono arrivate anche le occasioni. La più pericolosa per Walukiewicz che si è confermato un giocatore non perfettamente a suo agio nell'area avversaria, calciando malissimo a due metri dalla linea di porta.
Il copione non cambia anche nella ripresa quando i sardi hanno continuato a pressare. Lo Spezia però si è confermato pericolosissimo e cinico dopo un quarto d'ora con Bastoni che ha sfruttato un assist al bacio di Colley ammutolendo i tifosi di casa. Il secondo "schiaffo" della serata ha svegliato il Cagliari che ha trovato in Joao Pedro il suo uomo in più. Il brasiliano prima ha trovato l'angolino con un bel rasoterra e poi ha segnato dal dischetto il 2-2. Rigore questo che ha fatto arrabbiare lo Spezia, non tanto per il contatto Zoet-Pavoletti, ma per quanto accaduto prima con un fallo su Gyasi in area rossoblu non sanzionato.
Da lì in poi non sono arrivate ulteriori emozioni in un match, che seppur con qualche rimpianto, non può che far sorridere di più lo Spezia. Ottimo l'atteggiamento della formazione bianconera, contro un Cagliari che invece ha fatto registrare qualche lacuna sulla scia di quanto accaduto nella scorsa stagione. Semplici ha da lavorare, anche perché bisognerà capire se calciatori come Godin e Nandez in primis resteranno alla fine alla sua corte.