João Mario flop di mercato e peso a bilancio: l’Inter non riesce a venderlo
Un "cavallo di ritorno" da oltre 30 milioni di euro. Un "pacco" che all'Inter arriverà direttamente dalla Russia con tante grazie e senza rimpianti. È João Mario, il calciatore portoghese che in nerazzurro è stato una meteora nonostante fosse arrivato nel 2016 per la somma di 40 milioni di euro dopo un Europeo da protagonista in Francia (oggi ne vale meno di 15). L'ex calciatore dello Sporting ha un contratto fino al 2022 e nemmeno i prestiti al West Ham e poi alla Lokomotiv Mosca sono bastati per trovargli adeguata sistemazione e risparmiare risorse.
In cassa non arriveranno i 18 milioni di euro necessari per trasformare il diritto di riscatto in acquisto. Sulla cassa peseranno ancora i circa 13 milioni da versare fino alla scadenza naturale dell'accordo in virtù dello stipendio da 5.5 milioni lordi. L'obiettivo è cederlo in via definitiva, una missione impossibile farlo adesso che la crisi economica scatenata dalla pandemia da coronavirus ha avuto un impatto devastante sui conti dei club di tutta Europa. Ecco perché dalla capitale russa fanno sapere quali sono le intenzioni per il futuro
Ci troviamo in un momento difficile – ha ammesso il presidente della Lokomotiv, Anatoly Mescheriakov -. Dobbiamo fare qualche sacrificio e non possiamo permetterci importanti investimenti. Allo stato dei fatti è impossibile pensare di riscattare sia Krychowiak sia Joao Mario… A conferma della nostra linea, dico anche che verranno ceduti giocatori importanti sostituiti da giovani oppure da chi c'è già in rosa.
I numeri di João Mario in nerazzurro raccontano molto sulle difficoltà di adattamento del portoghese sia al calcio italiano sia alle necessità tattiche dell'Inter: 69 presenze complessive in 3 stagioni, 4 gol e 13 assist è lo score dell'ex Sporting, scivolato progressivamente fuori dai piani della società ma con un costo (ancora) oneroso a bilancio.