video suggerito
video suggerito

Jarni licenziato dalla Croazia U17 per un assurdo motivo: ha rivelato di tifare per il Betis

Robert Jarni non è più il Ct della Croazia U17. L’ex stella della nazionale biancorossa è stato licenziato perché ha dichiarato di tifare per il Betis in vista della partita di Conference degli spagnoli contro la Dinamo Zagabria. Jarni da giocatore aveva militato con i biancoverdi.
A cura di Fabrizio Rinelli
18 CONDIVISIONI
Immagine

Robert Jarni non è più il Ct della Croazia U17. Quanto accaduto all'ex stella del calcio nazionale e capitano della Nazionale maggiore è assolutamente assurdo. Jarni è stato licenziato per via delle sue simpatie nei confronti del Betis Siviglia. L'allenatore 55enne da calciatore aveva militato proprio nel club spagnolo dopo i suoi trascorsi anche in Italia tra Bari, Torino e Juventus. Dal 1995 al 1998 con i biancoverdi, Jarni non ha mai dimenticato quell'esperienza al Betis che sarà la prossima avversaria della Dinamo Zagabria, club capitolino croato, che affronterà nei playoff di Conference League.

Jarni nel corso di in un'intervista al quotidiano croato ‘Večernji list' aveva detto: "Chi tiferò? Il Betis è il mio club, ho trascorso tre anni meravigliosi lì, ma non ho giocato per la Dinamo. Non so chi potrebbe biasimarmi per questo. Allo stesso tempo, sono un tifoso dell'Hadjuk". Parole che evidentemente non sono piaciute alla Federazione croata che con un comunicato ha ufficialmente allontanato l'allenatore dalla nazionale U17.

A Jarni era affidato il compito di far crescere al meglio la nuova generazione di talento nel calcio croato. Una tradizione da sempre positiva e fortunata che negli anni ha visto sbocciare proprio nelle varie giovanili dei club croati diversi campioni del calcio europeo.

Il comunicato della Croazia, nonostante l'ottimo lavoro di Jarni, dopo le parole lette, è stato immediato: "Con decisione unanime del comitato esecutivo della Federcalcio croata, Robert Jarni è stato sollevato dall'incarico di allenatore della nazionale croata Under 17 dopo dichiarazioni inappropriate nei media – si legge – Il comitato esecutivo sostiene il diritto di ogni individuo, compresi tutti i calciatori – compresi i giocatori della nazionale – di sostenere qualunque club vogliano, anche contro i club croati in Europa, anche se tale pensiero non è considerato auspicabile".

La Federazione continua nella sua nota: "È inappropriato, indesiderabile e inammissibile per una persona alla guida di una squadra nazionale croata non sostenere apertamente qualsiasi club croato in una competizione europea. Promuovere l’unità all’interno della famiglia calcistica croata è una condizione senza la quale nessuna squadra nazionale croata può essere gestita con successo". Una nota assolutamente netta che mette in risalto il pensiero e la riflessione dell'intera Federazione sulla questione: "Consideriamo questo tipo di decisione l'unica corretta per proteggere l'unità della famiglia calcistica croata".

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views