James Rodriguez sta chiudendo la carriera nel peggiore dei modi: situazione desolante in Qatar
Dopo aver detto addio al calcio che conta, andando via dall'Everton, James Rodriguez non si è più ripreso neanche andando a giocare in Qatar. Lo aveva testimoniato anche la sua reazione lo scorso ottobre, quando aveva aggredito un arbitro in una partita di campionato. Se poi consideriamo anche le delusioni in nazionale, con la sua Colombia che non prenderà parte al prossimo mondiale, proprio in Qatar, dopo essere stato escluso anche dalla lista dei convocati per la Copa America l'anno scorso, ecco completato il quadro del periodo assai complesso che l'ex Real Madrid sta attraversando.
Un vero e proprio declino, cominciato già all'Everton, con 26 presenze e appena sei gol, e proseguito in terra araba: ad oggi James non gioca neanche in Qatar da inizio Marzo, per sua stessa decisione, in quanto intende lasciare il suo attuale club, l'Al Rayyan. Per lui si era infatti parlato di un possibile ritorno in Sud America, con il Junior di Barranquilla disposto a ingaggiarlo oppure, per sua stessa ammissione, di un approdo negli Stati Uniti nella Major League Soccer. "Non so dove andrò in futuro. Vorrei gli Stati Uniti, è un paese che mi piace molto, sarei più vicino a mia figlia, che è a Miami. Amo la cultura lì, ci vado sempre in vacanza”, ha raccontato durante uno stream su Twitch.
Rodriguez si starebbe così guardando intorno, alla ricerca di un club, anche europeo, pronto a investire nuovamente su di lui. In un'altra intervista infatti aveva anche aperto alla possibilità di un ritorno ai Toffees, quando Frank Lampard aveva sostituito Rafa Benitez: "Se ci fosse la possibilità perché no? Se il club volesse sarei assolutamente a disposizione. Non ho avuto alcun problema con la società, anche se non penso che mi richiameranno". James sta così mettendo pressione alla squadra qatariota. Ci sarebbe però un "piccolo" problema: ha un contratto fino al 2024 e la sua clausola di uscita è di 7 milioni di euro. In aggiunta, c'è anche da considerare la grana della sua condizione fisica, mai continua e forse mai recuperata.
Nel frattempo il colombiano non era presente neanche questo venerdì, quando la sua squadra ha affrontato l'FC Istiklol Dushanbe per la Champions League asiatica. Una situazione abbastanza triste e controversa, resa ancor più amara dalla mancata qualificazioni ai mondiali, che il calciatore aveva così commentato: "Siamo stati esclusi con i giocatori che abbiamo. Non è affatto giusto, non ci sono parole".