Jadon Sancho: “La mia tripletta? Al mondo ci sono cose più importanti per cui lottare”

Jadon Sancho conquista la copertina della Bundesliga e del calcio internazionale per meriti sportivi e per la grande sensibilità mostrata (lui come Weston McKennie e Marcus Thuram) per la vicenda drammatica di George Floyd, 46enne fermato e ucciso da un agente di polizia a Minneapolis. L'attaccante inglese del Borussia Dortmund ha attirato su di sé i riflettori per la t-shirt mostrata al momento dell'esultanza dopo aver siglato la prima delle 3 reti che hanno consegnato la vittoria alla sua squadra (6-1).

L'ex golden boy del Manchester City, però, è andato oltre quella frase esibita dinanzi alle telecamere per "chiedere giustizia" e diffondere un messaggio anti-razzista. Con un tweet pubblicato sul suo account ufficiale ha ringraziato quanti gli hanno fatto i complimenti e lo hanno celebrato per la "prima tripletta da professionista" ma s'è mostrato molto umile nell'ammettere che quel primato è piccolo, piccolo rispetto a tematiche ben più importante della vita pubblica e sociale.

Un momento dolce, ma che ha un sapore di amarezza – si legge nella frase di Sancho – perché ora nel mondo ci sono cose più importanti che devono essere affrontate e che bisogna cercare di cambiare. Dobbiamo unirci nella lotta per la giustizia. Insieme siamo più forti!

Sedici assist e diciassette gol (di cui 3 realizzati contro il Paderborn nell'ultima gara di campionato) fanno parte del bottino personale di questa stagione e sono solo una parte dell'aggiornamento statistico che riguarda la carriera del ventenne attaccante inglese. Ce n'è un'altra che lo pone a buon diritto accanto a Lionel Messi e Cristiano Ronaldo: dal 2006/2007 a oggi – come indicato dal sito Squawka Football – solo 4 giocatori avevano segnato oltre 15 gol e fornito oltre 15 assist in una sola stagione di una dei top 5 campionati d'Europa: la Pulce, CR7, Eden Hazard e Luis Suarez. Il quinto adesso è Sancho, lui accanto ai maestri del campo.