Ivan Perisic ha scelto il Tottenham e la Premier: beffate Inter e Juve, Conte lo ha convinto
Addio Inter, Ivan Perisic ha scelto la Premier League e il Tottenham. Ha detto sì ad Antonio Conte che, assieme ad Alessandro Bastoni, è uno dei calciatori inseriti nella lista di mercato. Li vorrebbe entrambi per piazzare una pedina di assoluta fiducia in difesa (fu proprio il tecnico salentino a lanciare il "ragazzo") e un'altra in quella porzione di campo dove le scorribande dell'ex Bayern possono essere devastanti. Il primo colpo è fatto, complice il mancato rinnovo tra il croato (in scadenza di contratto) e il club. Per il secondo, invece, servirà trattare, usare diplomazia, bilanciare domanda (60/70 milioni) e offerta.
Il segnale che le strade si sarebbero separate, che i margini per trovare un'intesa e ripartire erano ormai ristretti, lo aveva dato lo stesso Perisic. Al termine della finale di Coppa Italia aveva ammesso fuori dai denti di non sentire per sé la giusta considerazione da parte del club: "coi calciatori importanti non si arriva all'ultimo", aveva detto con amarezza e polemica.
Secondo il quotidiano inglese The Indipendent la decisione è presa, si attenderà la giornata di lunedì per le comunicazioni ma sarà quella degli Spurs la maglia indossata dall'esterno. L’Inter aveva alzato l’offerta spingendosi fino a una parte fissa di 5 milioni netti per un biennale (oltre a una serie di bonus importanti). La Juventus aveva provato a inserirsi nella discussione, provando il colpo a costo zero.
Sia l'una sia l'altra sono rimaste spiazzate dalla proposta al rialzo fatta dai londinesi: contratto biennale con stipendio che tocca quota 6 milioni di euro a stagione. L'aspetto economico e il richiamo di un torneo competitivo, importante come la Premier hanno fatto il resto. Con un pugno di mosche in mano è rimasto anche il Chelsea che, nonostante la nuova proprietà, si ritrova ancora con il mercato bloccato nell'attesa che sia formalizzata la cessione. Perché proprio Perisic? Dopo aver conquistato la qualificazione in Champions League, Conte aveva posto l'ingaggio del croato tra le condizioni per restare ancora alla guida della squadra. È stato accontentato ma non è finita.