Italiano non saluta l’allenatore avversario dopo Viktoria Plzen-Fiorentina? Cosa è successo davvero
Italiano non ha salutato l'allenatore avversario dopo Viktoria Plzen-Fiorentina? Un episodio di cui si è parlato molto dopo il fischio finale della partita d'andata dei quarti di Conference League. In base a quanto riportato dall'inviato di Sky Sport, al termine della gara il tecnico della squadra ceca, Miroslav Koubek, si è diretto verso la panchina avversaria per salutare ma non aveva trovato il tecnico della Viola e si era accontentato di una stretta di mano con un componente dello staff.
La Fiorentina, tramite il suo ufficio stampa, ha smentito tutto e afferma che i due allenatore si sono salutati senza problemi e quanto riportato è solo un grande equivoco di cui non hanno contezza.
L'allenatore della Fiorentina ha parlato a Sky Sport al termine della partita pareggiata 0-0 sul campo del Viktoria Plzen e si è espresso così: "L'obiettivo ogni volta fuori casa è ottenere un risultato positivo che dia senso al ritorno e da questo punto di vista ci siamo riusciti. Dovevamo fare qualcosa in più negli ultimi metri ma di fronte non avevamo una squadra di sprovveduti, sappiamo come si chiudano bene e difendano benissimo. Potevamo essere più efficaci in quelle poche occasioni ma si gioca in 180 minuti".
Nell'analisi della prestazione Italiano si è soffermato sui modi che la sua squadra dovrà utilizzare per scardinare una difesa come quella del Plzen al ritorno: "Nel momento in cui presti il fianco all'andata puoi concedere ripartenze e se subisci gol contro questa squadra diventa complicato. Abbiamo voluto avvolgere, anche con qualche uomo in meno ma impedendo loro di farci male. Vero che abbiamo creato poche situazioni ma in Europa bisogna ragionare sui 180 minuti. E al ritorno dovremo essere più imprevedibili, chi ha l'uno contro uno deve prendersi più responsabilità".
In merito alle difficoltà di alcuni singoli offensivi come Nico Gonzalez o Belotti ha affermato: "Quando stazioni in certe zone la partita diventa loro. In altri momenti la difesa è chiamata in causa… Dovremo cercare di avere il pallino come oggi ed essere più scaltri negli ultimi venti metri. Loro dovranno farci vincere".