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Italiano ha già dimenticato Vlahovic: “L’accoglienza dello stadio per lui non mi interessa”

Vincenzo Italiano ha presentato in conferenza stampa la semifinale d’andata di Coppa Italia 2021-2022 tra Fiorentina e Juventus.
A cura di Vito Lamorte
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Quella contro la Juventus a Firenze è sempre una partita speciale. Se vale l'accesso ad una finale, lo è ancora di più. La semifinale di Coppa Italia, che mette la Viola di fronte ai bianconeri assume un significato ancora maggiore dopo il trasferimento di Dusan Vlahovic dal club toscano alla Vecchia Signora nel mercato di gennaio. Vincenzo Italiano ha presentato la gara d'andata al Franchi in conferenza stampa soffermandosi su quello che dovrà fare la sua squadra per provare ad acciuffare il pass per la finale: "In queste due partite avremo in più l'ambiente e il clima di domani. Quello che si percepisce in vista della partita, per la sua importanza, per la rivalità che percepiamo e che cercheremo di onorare al massimo questo tipo di partite. Quando vai a lavorare in determinati posti devi conoscere l'ambiente, le abitudini e le situazioni che possono galvanizzare il pubblico. Dobbiamo sfruttarlo. Per il resto, affrontiamo una grande squadra, che non perde da 13 partite. Servirà una super gara sempre stando attenti perché la gara durerà 180 minuti".

Inevitabile che buona parte degli occhi saranno puntati su Vlahovic, fresco ex che è stato bersaglio di una contestazione durissima da parte dei tifosi gigliati nei giorni della trattativa. L'allenatore della Fiorentina, però, ha voluto lanciare un messaggio preciso al suo pubblico e in merito alla reazione da tenere nei confronti dell'ex: "Non saprei cosa rispondere. Mi è successo un qualcosa di analogo. C'erano tantissime opzioni e quindi sinceramente non fa parte della preparazione alla partita, per quanto riguardano le mie preoccupazioni. Lì davanti sono forti, sono bravi. Hanno frecce che possono fare male in ogni momento. Col Verona hanno segnato entrambi gli attaccanti, arrivano da 13 risultati utili in campionato e la mia preoccupazione è quella e non come verrà accolto un nostro avversario. Mi auguro che lo stadio spinga la squadra per ottenere un risultato positivo, quando la gente vuole qui diventa anche 13° uomo. Quando il clima diventa caldo, è bellissimo e questo mi aspetto".

Proprio in merito al ritorno del grande ex la Fiorentina ha tentato di smorza i toni con un comunicato ufficiale in vista della gara al Franchi, invitando "anche in questa occasione i nostri tifosi a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia, facendo sentire per tutti i 90 minuti l'amore per i nostri colori, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia".

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In merito alla possibilità che Vlahovic possa partire dalla panchina Italiano ha risposto così: "Quello che dice Allegri, non so. Saranno problemi suoi e decisioni che prenderà non so quando. Noi qualsiasi sarà l'avversario, qualsiasi formazione, sappiamo che dovremo essere squadra vera e affrontare così la Juventus. Ci vorrà grande maturità da parte della squadra. La preparazione è iniziata dopo la gara contro il Sassuolo, speravo con un umore diverso. Ma più arrabbiato mi fa arrivare anche più concentrato. So quanto è importante, per la città ma anche per noi. Sappiamo che domani dovremo affrontarla da squadra matura e che deve cercare nella prima partita di essere molto attenta a tutte le situazioni".

A chi gli chiede se più avvantaggiato Vlahovic a conoscere i difensori viola, o viceversa, Italiano ha risposto così: "Queste sono situazioni particolari dove il nostro avversario e nostro attaccante fino a poco tempo fa, conosce tutto ciò che andiamo a proporre, ma conosciamo anche noi come vuole e può farci male. E' un 50 e 50. Noi alle volte pecchiamo di leggerezza, percepiamo poco il pericolo come successo a Sassuolo. Domani, conoscendo il nostro avversario e sapendo che conosce tutto di noi, la percezione del pericolo e il fatto di affrontare tutto con attenzione, non possiamo sbagliare. Se c'è una dote da riconoscergli è che su 2 palloni, 3 li butta dentro. Domani questo aspetto sarà fondamentale, servirà grande maturità. Non mettere in pericolo il compagno, con errori e giocate pericolose, dobbiamo dare valore alla partita di ritorno. Dobbiamo andare a Torino ed avere ancora grosse possibilità di ottenere un posto in finale".

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