Italiano alza la voce contro Beltran e Nzola: “Se subiscono la pressione allora non possono giocare”
Vincenzo Italiano non si dà pace dopo la sconfitta contro il Milan a San Siro. Il punteggio finale di 1-0 in favore dei rossoneri lascia deluso il tecnico della viola che si aspettava qualcosina in più. Non dalla squadra, ma soprattutto dall'attacco. Dopo l'addio di Vlahovic la Fiorentina sembra non essere ancora riuscita a trovare un vero bomber d'area di rigore. Dagli studi di DAZN muovono questa osservazione nei confronti di Italiano che il tecnico della viola coglie al volo togliendosi anche qualche sassolino.
Alza la voce l'allenatore della Fiorentina e coglie al volo l'assist di Marco Parolo. Prima Jovic e Cabral, ora Beltran e Nzola. La Fiorentina costruisce tanto ma fa fatica a fare gol. È questa la riflessione che si fa e che viene portata a Italiano. "Se ti manca quella cattiveria di andare a spaccare la porta, allora significa che forse le troppe critiche e ansia stiano pesando sulla testa di Beltran e Nzola?". La domanda di Parolo è chiara così com'è altrettanto chiara la risposta di Italiano: "Marco, se è così allora non bisogna più farli giocare".
Italiano inizia a perdere la pazienza. Lo scarso rendimento realizzativo dei due attaccanti della Fiorentina sta pesando molto sui risultati della viola. La Fiorentina anche questa sera ha costruito tanto ma finalizza poco: "Se non riescono più a reagire a livello ambientale e diventa un problema di testa, allora è irreparabile – spiega Italiano – Io sono convinto che a livello individuale qualche domanda dobbiamo farcela lì davanti in una partita del genere. Lì non riusciamo a fare gol".
L'allenatore della viola a questo punto perde la pazienza: "Se fosse capitato a me e ai miei compagni quando giocavo di sicuro in questo momento oltre ad essere arrabbiato forse c'era anche dell'altro – continua Italiano – Io in questi anni che sono alla Fiorentina vedo che dopo tutto quello che si produce non si riesce a metterla dentro – conclude il tecnico della squadra toscana – Noi in questo frangente non siamo decisivi, ma dobbiamo trovare soluzioni perché è un peccato".