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Italia, Vialli: “Capo delegazione? Un onore ricoprire ruolo che è stato del grande Riva”

L’ex calciatore e allenatore di Cremona da oggi è ufficialmente il nuovo capo delegazione della Nazionale Italiana. Nel giorno del suo debutto a Coverciano ha parlato di questo nuovo ruolo: “È un onore ricoprire il ruolo che è stato del grande Gigi Riva. Sarà bello poter essere un ispiratore e un supporto per tanti giovani”.
A cura di Vito Lamorte
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Gianluca Vialli da oggi è ufficialmente il nuovo capo delegazione della Nazionale Italiana. L'ex calciatore e allenatore di Cremona è molto felice di questo suo nuovo ruolo e dal ritiro di Coverciano, dove gli azzurri iniziano la preparazione in vista delle ultime due partite del girone di qualificazione all’Europeo 2020 contro Bosnia e Armenia, ha parlato di questa nuova parentesi della sua carriera con la rappresentativa azzurra. Vialli si è soffermato su questo nuovo ruolo e ha dichiarato:

È un onore essere stato chiamato dal presidente Gabriele Gravina per ricoprire il ruolo che è stato del grande Gigi Riva. Sarà bello poter essere un ispiratore e un supporto per tanti giovani calciatori. Tra Under 21 e Nazionale maggiore ho indossato la maglia azzurra un’ottantina di volte e so cosa significa indossarla, che peso abbia. Porterò la mia esperienza di ex calciatore, di ex allenatore e dirigente al servizio della Nazionale.

Vialli: Questa esperienza ci fa sentire giovani

L'ex commentatore televisivo, che è stato colpito da un brutto male negli scorsi mesi e contro il quale sta ancora combattendo, in azzurro ha ritrovato Roberto Mancini, il suo gemello del goal ai tempi della Sampdoria, e ha parlato così del rapporto con l'attuale commissario tecnico della selezione azzurra:

È bello ritrovare lui e quelli dello staff con cui ho diviso tanti bei momenti: Roberto ha detto che ritrovarci adesso in Nazionale ci fa capire quanto tempo è passato, io dico che questa esperienza invece ci farà sentire di nuovo giovani.

Infine, Gianluca Vialli ha ricordato di aver ottenuto in azzurro due terzi posti, all’Europeo del 1988 e al Mondiale del 1990, e ha concluso con un augurio per questo suo nuovo ruolo: "Spero adesso di migliorare questi risultati". 

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