Italia umiliata dalla reazione inaspettata dei tifosi in curva: vanno via tutti, resta Donnarumma
L'Italia che non gioca, non piace. E così a fine Italia-Svizzera gli Azzurri sono stati respinti malamente dai propri tifosi assiepati sugli spalti dello Stadio di Berlino lo stesso dove nel 2006 si era costruito un sogno e dove sabato sera è andato in scena l'incubo ad occhi aperti più orribile: una eliminazione pessima, arrivata in modo umiliante e senza alcun atteggiamento né reazione. Così, la rabbia dei tifosi con i giocatori che sono tornati a testa bassa negli spogliatoi con il solo Donnarumma, da capitano, che è rimasto un po' più a lungo, in segno di scuse.
Una doppia umiliazione, prima in campo da una Svizzera che ha fatto ciò che era necessario fare, giocando da squadra e credendo nelle proprie possibilità e poi dalle tribune, con i propri tifosi azzurri che hanno scatenato tutta la propria rabbia nel non aver visto la Nazionale che tutti pretendevano, dopo la paura vissuta nel match contro la Croazia. E invece, in 90 minuti non c'è stata alcuna ombra di un gioco di squadra, annichiliti dagli elvetici che hanno fatto tutto ciò che volevano, vincendo meritatamente.
L'umiliazione dei giocatori dell'Italia sotto la curva dei tifosi azzurri
Mentre da una parte dello stadio di Berlino, la marea biancorossa festeggiava i propri eroi, in un bagno di folla, entusiasmo e cori, dall'altra parte andava in scena l'ultimo dramma dell'Italia di Spalletti, a coronamento di una serata da dimenticare il più in fretta possibile. La sconfitta terribile e conseguente eliminazione dagli Europei hanno lasciato il segno nei tanti tifosi accorsi a vedere la partita.
Donnarumma resta davanti ai tifosi che contestano la squadra
Così, davanti ai giocatori che si sono presentati sotto la curva per salutare malgrado tutto i tifosi che erano accorsi a vedere la partita, si è sfogata la rabbia e la frustrazione degli spettatori italiani che hanno inveito contro tutti, "indegni" di rappresentare i colori azzurri e allontanandoli malamente ad ampi gesti.
Una contestazione che racchiude lo stato d'animo di una intera Nazione che è rimasta profondamente delusa e che non ha accettato alcun confronto a caldo. Il solo Donnarumma, ancora una volta tra i migliori in campo e l'ultimo a mollare, è rimasto più dei propri compagni a prendersi le invettive dei propri tifosi. Come a chiedere ancora una volta scusa, prendendosi da capitano, sulle spalle tutte le colpe dei propri compagni.