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Italia-Svezia femminile a Castel di Sangro fa indignare le svedesi: “Non ce lo meritiamo”

Italia-Svezia femminile valida per la seconda giornata di Nations League si giocherà oggi, 26 settembre, allo stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro. Una scelta dello stadio che ha lasciato senza parole le svedesi.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Italia-Svezia è il match valido per il secondo turno della fase a gironi della Nations League femminile. Un appuntamento importante per le Azzurre del nuovo Ct Andrea Soncin che ha iniziato bene il torneo con una vittoria per 1-0 sulla Svizzera. Ora l'avversario è di quelli tosti capace di battere le azzurre allenate dalla Bertolini con il punteggio di 5-0 ai Mondiali aprendo ufficialmente la crisi. Ora però la Federazione ha voltato pagina e da oggi si ripartirà con un nuovo gruppo e soprattutto con un altro commissario tecnico pronto a far ritornare l'entusiasmo.

Il match si giocherà oggi, martedì 26 settembre 2023, con calcio d'inizio alle ore 17.45. La sfida Italia-Svezia femminile andrà in scena allo stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro. La scelta dell'impianto per far disputare questa partita però ha destato parecchi dubbi sia in Italia che tra la nazionale svedese. Nessuno si spiega la scelta da parte della Federazione di far giocare questa importante partita in uno stadio con una capienza limitata. E ci sono stati già alcuni mugugni: "Ci meritiamo uno scenario diverso da questo".

Castel di Sangro è un comune di poco più di 6500 abitanti e il Patini è uno stadio con una capienza di 7.200 spettatori. "Ci meritiamo uno scenario diverso, un posto diverso", ha detto la calciatrice svedese Linda Sembrant, che milita nella Juventus. Per arrivare allo stadio bisogna percorrere chilometri di tortuose strade di montagna e questo sarebbe tra i problemi sottolineati per questa sfida. Un'altra calciatrice svedese che gioca nella Juve, Amanda Nildén, confessa proprio di non conoscere lo stadio: "Non ci sono mai stata né ne ho mai sentito parlare".

"Ho sentito alcune voci e cose del genere – si legge dalle dichiarazioni riportate dal Mundo Deportivo – Non è uno stadio molto grande e non credo che ci vada molta gente perché non molti riescono ad arrivarci", dice l'attaccante Lina Hurtig, che ride quando le viene detto che i biglietti sono gratuiti. Nildén, che condivide chiaramente lo spogliatoio con alcune compagne di squadra che militano nella nazionale italiana, dice che anche loro sono molto deluse: "Credono che una grande partita come questa dovrebbe essere giocata in una città più grande, così sarebbero potuti venire più tifosi a sostenerli".

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